Roma da mille e una notte; la fiaba più bella la scrive Florenzi

17.09.2015 06:00 di  Alfonso Cerani   vedi letture
Roma da mille e una notte; la fiaba più bella la scrive Florenzi
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All'Olimpico si respira l'atmosfera delle grandi occasioni. Uno stadio intero è pronto a spingere i propri beniamini in un'impresa che va al di là delle migliori aspettative. Se sarà un mercoledì da lupi, e non da leoni, dipenderà dalla fame che avranno i giallorossi al cospetto di coloro che la scorsa stagione hanno vinto tutto. Di scena ci sono i campioni in carica del Barcellona, con i fantasmi di un 7-1 che ancora aleggiano nell'impianto capitolino. In campo si schierano due moduli a specchio, espressioni di un calcio che fa dell'attacco la miglior difesa. Garcia sceglie Szczesny in porta; Florenzi, Manolas, Rüdiger e Digne in difesa. A centrocampo agiscono Keita, De Rossi e Nainggolan, mentre l'attacco è lo stesso che ha scardinato la difesa della Juventus in campionato: Salah, Dzeko, Iago Falque. Da fronteggiare ci sono i tre tenori Messi, Suarez e Neymar, che hanno già assaggiato la difesa giallorossa nel trofeo Gamper.

Comincia la sfida e Messi impiega appena quattro minuti a rendersi pericoloso. La pulce si mette in proprio tentando di sorprendere Szczesny dalla distanza con il pallone che finisce di poco alto. Dopo lo spavento iniziale la Roma esce dal guscio. Salah sembra in palla e in accelerazione umilia Jordi Alba. Il Barça, di contro, arriva dalle parti di Szczesny con grande facilità ma è impreciso nelle conclusioni. Al 21' però si sblocca la situazione: l'arbitro sorvola su un presunto fallo di Messi su Digne; Rakitic ha tutto il tempo di mirare e indirizzare il cross sulla testa di Suarez che fa 1-0. Poco dopo ancora un errore del direttore di gara, il quale non concede il rigore agli ospiti. Suarez salta Szczesny e viene atterrato dal portiere, facendo diventare Kuipers assoluto protagonista delle prime fasi dell'incontro. Poi il proscenio se lo prende di diritto Alessandro Florenzi. Quando scocca la mezz'ora è il momento del numero 24, che parte a testa bassa sulla corsia di destra, non vede compagni liberi ma scorge con la coda dell'occhio ter Stegen fuori dai pali e tenta l'arcobaleno da casa sua, a Vitinia. Tutto lo stadio trattiene il fiato nel vedere il pallone assumere una traiettoria arcuata, baciare il palo e accarezzare la rete. È 1-1, palla al centro! Il Barça accusa il colpo ma prima dell'intervallo si rende ancora pericoloso con Messi. El diez semina scompiglio in area trovando Szczesny pronto all'opposizione. La Roma dal canto suo potrebbe addirittura concludere la prima frazione in vantaggio se Nainggolan prima, e Salah poi, non avessero leggermente peccato di precisione. Termina così un primo tempo da ricordare soprattutto per la magia di Florenzi.

La seconda frazione comincia con il Barça in attacco e Szczesny che fa buona guardia su Messi e Suarez. Sul secondo intervento però si fa male ed è costretto ad abbandonare il campo. Al suo posto entra De Sanctis. Poco più tardi Neymar si ricorda di essere in campo e prova a sorprendere De Sanctis col mancino che finisce sull'esterno della rete dopo una deviazione. Il Barcellona attacca con tutti i suoi effettivi producendo però azioni sconclusionate. La Roma invece è più concreta e con tre passaggi arriva in porta. Florenzi stavolta chiede troppo al suo mancino che termina in curva Sud. Stesso esito più tardi per la conclusione di controbalzo di Iago Falque. Quando la sfida volge al termine, grande spavento per i tifosi giallorossi: Rüdiger non fa una bella figura su Messi; l'argentino va col piede preferito prendendo il legno. Scampato il pericolo, la Roma si riorganizza tentando una sortita offensiva all'87' con Dzeko, il cui tiro deviato finisce a ter Stegen. Poco prima c'era stato tempo per un'istantanea: l'uscita del campo di Florenzi tra gli applausi, senza dubbio l'immagine simbolo della serata. Finisce così l'esordio della Roma nella Champions Legaue 2015/16, una competizione che inizia sotto i migliori auspici per la squadra di Garcia.