Ricalibrare piedi e testa per tornare a vincere
Terminato il mercato invernale e un intero mese senza vittorie, la Roma ha la necessità di tornare a ottenere i 3 punti in campionato per restare viva nella corsa alla zona Champions League. Per farlo, oltre a ricalibrare una difesa che è stata la meno battuta in Italia fino al 30 dicembre, c'è la necessità di aumentare il numero dei gol, visti i soli 32 messi a segno in 22 gare (25 in meno rispetto alla Lazio che ha il miglior attacco) rispetto ai 300 tiri totalizzati (solo Napoli e Fiorentina hanno tirato di più). Analizzando meglio i dati della Lega Serie A si nota però che il problema ricade nella mancata precisione, visto che la squadra di Di Francesco è seconda per tiri che non vengono indirizzati verso lo specchio della porta. Precisione che risulta altalenante nei cross, con i capitolini in testa per quelli utili (214) ma allo stesso tempo secondi per quelli sbagliati (158).
Crossa tanto quindi la Roma, con gli esterni pronti a sfruttare la manovra di squadra che spesso si sviluppa sulle fasce laterali. Meno bravi i compagni a sfruttarli i cross, in particolare quelli alti pensando al fatto che sono state solamente 3 le marcature di testa in tutto il campionato (peggio hanno fatto Benevento e SPAL a quota 1), due di Dzeko (una delle quali contro i prossimi avversari in campionato) e una di Pellegrini. Il tutto aggravato anche dal dato che vede la squadra seconda per calci d'angolo battuti (159) seguiti solo due volte dal gol (El Shaarawy e Manolas). Ricalibrare quindi la precisione è il primo passo da fare, magari già dalla trasferta di Verona, approfittando del fatto che l'Hellas è una delle cinque squadre contro cui la Roma è riuscita a segnare più di due gol e resta la seconda peggior difesa italiana.