Mutti alla dodicesima sfida contro la Roma: analisi, statistiche e precedenti

10.03.2012 13:00 di  Simone Francioli   vedi letture
Mutti alla dodicesima sfida contro la Roma: analisi, statistiche e precedenti
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

Colta la seconda sconfitta stagionale contro la Lazio nel derby di domenica, una Roma incerottata e senza pedine fondamentali quali Pjanić, Juan, Stekelenburg e Osvaldo, si appresta ad affrontare il Palermo di Bortolo Mutti, al dodicesimo match dinanzi alla Roma. Il tecnico trescorense, andato a sostituire l’esonerato Mangia nello scorso dicembre, torna a fronteggiare i giallorossi otto mesi dopo l’ultima sfida: il 1° maggio 2011 il suo Bari fu sconfitto tra le mura amiche dai capitolini di Montella per 2-3 (doppietta di Totti e Rosi).  Finora il cambio voluto da Zamparini, stando ai risultati, non ha portato gli effetti sperati: la media punti conseguita da Mutti è di 1,27, contro l’1,33 che era stato in grado di raggiungere l’ex coach della Primavera del Varese. Di seguito dati, analisi e statistiche sul team siciliano e sul 57enne allenatore:

Palmarès: 1 campionato (A.C. Palazzolo 1990/1991, Serie C2); 3 promozioni (A.C. Palazzolo 1990/1991 dalla C2 alla C1, Leffe 1991/1992 dalla C2 alla C1, Messina 2003/2004 dalla B alla A).

Bilancio generale contro la Roma: 1 vittoria, 3 pareggi, 7 sconfitte; 15 reti fatte e 26 subite (tra Piacenza, Napoli, Atalanta, Messina e Bari).

I precedenti: Si inizia dalla stagione 1996/1997, quando il 7 settembre 1996 la Roma di Bianchi seppe imporsi per 3-1 ai danni del Piacenza (marcature firmate da Aldair, Balbo e Fonseca); Lo 0-0 del return match, 26 gennaio 1997, rappresenta l’unica partita nella quale i giallorossi hanno tenuto a zero il conto dei goals messi a segno contro le squadre di Mutti. Nel campionato successivo, alla guida del Napoli, arriva la debacle dell’Olimpico: 6-2 il finale, con Balbo a fare da mattatore grazie alla tripletta realizzata. Con l’Atalanta, in Coppa Italia, giungono due pareggi per 1-1: l’eliminazione di Totti e compagni avverrà ai calci di rigore (5-6). L’unica vittoria in carriera ai danni dei capitolini la ottiene con il Messina: è il 19 settembre 2004, e la squadra di Rudolf Völler esce battuta dal “San Filippo” per 4-3 dopo una rimonta dei padroni di casa negli ultimi venti minuti. Il bilancio con i siciliani si chiuderà con tre sconfitte e un’affermazione. Infine i due insuccessi più recenti: il 2-1 di Roma-Atalanta dell’aprile 2010 e, già citata in precedenza, quella del “San Nicola” con il Bari. Una curiosità: fortunato l'unico trascorso giocatosi in data 10 marzo. Era la stagione '62/'63 quando la Roma di Alfredo Foni conquistò i tre punti all'Olimpico battendo per 2-0 i siciliani (tabellino marcato da un'autorete di Sereni e un goal di Menichelli).

Mutti e la Roma: i sei gol subiti nella gara del 5 ottobre 1997 (Roma-Napoli 6-2) segnano la peggior debacle difensiva della carriera. Non è tuttavia il maggior rovescio incassato: il tecnico lombardo incappò in un 5-0, per mano dell’Inter, il 4 dicembre 2004 alla guida del Messina. Roma primo avversario affrontato in serie A: furono proprio i giallorossi a battezzare il suo debutto nella massima serie, in Roma-Piacenza 3-1 del 7 settembre 1996. L’anno successivo, i capitolini di Zeman, determinarono il suo esonero dalla panchina del Napoli: il 6-2 scontato all’Olimpico sancì la parola fine all’avventura partenopea.

La Tattica: Due i moduli impiegati sinora da Mutti nella sua esperienza palermitana: il 4-3-1-2 e il 4-3-2-1. Quest’ultima soluzione, schierata di fronte a Novara, Cagliari e Chievo (due sconfitte e un pareggio), non sembra aver convinto il tecnico dei siciliani e contro la Roma dovrebbe essere riproposto il più collaudato scacchiere tattico che prevede il centrocampo a rombo.
La caratteristica principe dei rosanero risiede nella grande intensità portata dai mediani, sia in fase di pressing che nei tentativi d’interdizione: Migliaccio, indisponibile al "Barbera" questa sera, è sicuramente la figura di rilievo del centrocampo. A sostituirlo davanti alla difesa sarà Massimo Donati, giunto nella sessione di mercato invernale: l’ex Bari si occupa di garantire copertura e compattezza andandosi a posizionare tra le linee di difesa e centrocampo. Di fatto, svolge lo stesso tipo di lavoro affidato a De Rossi, pur rimanendo leggermente più avanzato rispetto a “Capitan Futuro”. I due interni, molto dinamici, saranno Barreto e Bertolo (ballottaggio con Della Rocca): la coppia sudamericana è in grado di offrire buone capacità d’inserimento nella trequarti avversaria, con l’ex Banfield che spicca per maggiore velocità e abilità nell’uno contro uno. Inoltre è loro l’incarico di coprire le spalle ai due esterni difensivi, Balzaretti (al rientro) e Pisano: specialmente il nazionale italiano spinge molto sulla sua fascia di competenza e la protezione dei due mediani risulta vitale per scongiurare facili ripartenze dei rivali sulle corsie laterali (situazione che si è presentata con troppa costanza sotto la gestione Mutti). A completare il reparto arretrato saranno Muñoz (scelta obbligata visto il forfait di Migliaccio) e Mantovani: il giro palla siciliano parte dai loro piedi, con Donati che si abbassa per prendere i palloni in uscita e gestire così le trame del gioco rosanero. In questa fase, i due terzini partono già avanzati (in stile Roma), con il triangolo formato da Mantovani-Migliaccio/Muñoz-Donati a impostare nei primi trenta metri. In fase di non possesso, Mutti chiede alla difesa di non lasciarsi schiacciare, rimanendo non troppo bassa per cercare la tattica del fuorigioco: i giallorossi dovranno essere bravi a sfruttare questa situazione con gli inserimenti dalle retrovie dei centrocampisti.
I due centravanti, salvo sorprese, saranno Miccoli e Budan: il brevilineo attaccante pugliese è indubbiamente l’uomo più pericoloso della rosa di Mutti. Rispetto al croato, che non fa molto movimento sulle zone esterne, Miccoli svaria molto, andando spesso a cercare la sfera di gioco nella fascia sinistra di gioco e creare così degli uno-due rapidi con Balzaretti o Iličič. Lo sloveno, deludente in comparazione al primo campionato italiano, è schierato da vertice alto del rombo di centrocampo: la rapidità non è il suo punto di forza, ma la notevole tecnica e capacità di creare superiorità numerica  lo rendono un elemento capace di destabilizzare le difese rivali. I tre terminali d’attacco avranno il compito di piazzarsi tra retroguardia e centrocampo giallorosso, per non permettere alla squadra di Luis Enrique una facile costruzione di gioco con la tipica fitta rete di passaggi chiesta da Luis Enrique. Da non escludere le opzioni Zahavi, acquistato in estate dagli israeliani dell’Hapoel Tel Aviv, e Hernández, che darebbe più imprevedibilità e solerzia alla manovra palermitana.
Infine da segnalare il possibile utilizzo della difesa a tre: Mutti ha già provato questo sistema negli ultimi due incontri disputati al cospetto di Milan e Siena: in questo caso, Balzaretti e Pisano avanzerebbero sulla linea dei centrocampisti, mentre il trittico difensivo sarebbe formato giocoforza da Muñoz, Mantovani e Aguirregaray, con l'uruguaiano che potrebbe essere adattato sul centro-destra. Un 3-4-1-2 più compatto e con preminente sostanza nella zona centrale del campo. Ciò potrebbe rimediare in parte ai problemi difensivi mostrati sino a questo momento, soprattutto in fase di contropiede avversario.

Dati rilevanti Palermo:

- Dall’arrivo di Mutti i gol presi in campionato sono 25, ovvero 2.27 per match (undici partite). Sotto la guida di Mangia le prestazioni difensive erano notevolmente superiori: la media era di 1.2 (18 reti incassate in 15 incontri)
- Miglior attacco interno: 31 le realizzazioni all’attivo
- Insieme al Santarcangelo Calcio (Lega Pro Seconda Divisione, girone A) è l’unica squadra professionistica italiana a non aver mai pareggiato nel proprio stadio (in campionato). Sinora, al “Renzo Barbera”, sono state collezionate 10 vittorie e 3 sconfitte.
- Squadra della Serie A che attacca maggiormente dal lato sinistro: il 39% delle azioni offensive si sviluppa in questo settore del terreno di gioco
- Squadra della Serie A che ha segnato più reti da situazioni aeree: dieci, segue il Milan con otto
- Attenzione a non concedere troppi calci piazzati nella propria trequarti: tre le marcature provenienti da punizioni dirette (miglior dato del campionato), undici considerando quelli in generale (Roma, con dodici, e Milan, a quota tredici, le sole ad aver fatto meglio)
- Con 16.1 di media, è il secondo team del campionato per numero di conclusioni concesse (nello specchio, fuori e respinte): solo il Novara ha un dato più alto
- Fabrizio Miccoli: è l’unico giocatore del torneo ad essere andato in doppia cifra sia nel numero dei goals che in quello degli assists (11+12)
- Giulio Migliaccio: miglior calciatore del campionato per numero di duelli aerei vinti (3.3 per gara, 72 in totale)

Goleador Palermo vs Roma:

Miccoli 7 (due con la casacca del Perugia)
Hernández 2
Budan 2 (il primo con l’Ascoli)
Iličič 1
Silvestre 1 (Catania)
Viviano (4 matches), Barreto (5) e Mantovani (6) non hanno mai sconfitto la Roma (tra coloro con almeno due gare giocate).

Goleador Roma vs Palermo:

Totti 8
Taddei 1
Lamela 1
Cassetti 1
Burdisso 1
Simplício 1 (Parma), mai vincente contro la sua ex squadra (5 precedenti)

Mutti in conferenza stampa: "La Roma è una squadra dalle mille risorse con un allenatore che stimo e che ha personalità. Dobbiamo essere bravi a fare la partita contro una formazione dai valori tecnici importanti. Sul mio futuro posso dire che nel calcio nessuno ti regala niente. Sono venuto qui per fare un certo tipo di lavoro. So cosa devo fare ma non so cosa mi aspetta".

Le immagini sottostanti rappresentano le formazioni più ipotizzabili con il 4-3-1-2 o 3-4-1-2.