Mazzarri, l'uomo della svolta azzurra

11.02.2011 17:00 di  Emanuele Melfi   vedi letture
Mazzarri, l'uomo della svolta azzurra
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

Mazzarri e la Roma, destini incrociati. Proprio contro i giallorossi all'Olimpico iniziò il cammino dell'ex allenatore della Reggina alla guida del Napoli. Era il 4 ottobre 2009 quando la squadra di Claudio Ranieri, appena arrivato a sostituire il dimissionario Spalletti, piegarono i partenopei per l'ultima volta guidati da Donadoni. E fu la svolta del club azzurro. Via il tecnico bergamasco, dentro Mazzarri. Il tecnico livornese era stato vicino proprio alla Roma dopo l'addio di Luciano Spalletti, ma la società giallorossa cambiò all'ultimo la sua scelta virando su Claudio Ranieri. Al primo anno alla guida del Napoli, Mazzarri ha conquistato un onorevolissimo 6° posto che ha permesso a Lavezzi e compagni di aggiudicarsi un posto in Europa League. Questa stagione, complice anche il mercato estivo e alla solidità tattica data dal tecnico, il Napoli sembra aver fatto il definitivo salto di qualità. In un campionato apertissimo come quello a cui stiamo assistendo, la compagine azzurra ha dimostrato di poter lottare per un posto in Champions League grazie anche, però, alle partenze stentate di Inter e Roma, regine incontrastate dell'ultimo quinquennio del campionato italiano. All'andata al San Paolo finì 2-0 per i partenopei con le reti di Hamsik e un autogol di Juan a pochi minuti dal termine.

Con 46 punti totalizzati, il Napoli scenderà all'Olimpico dopo la vittoria di domenica scorsa contro il Cesena per 2-0 davanti al proprio pubblico. Nelle ultime cinque gare, compresa quella con i romagnoli guidati da Ficcadenti, gli azzurri hanno totalizzato ben 10 punti sui 15 disponibili: 0-0 in casa della Fiorentina, 2-0 contro il Bari al San Nicola, un sonoro 4-0 alla Sampdoria al San Paolo e la pesante sconfitta del Bentegodi contro il Chievo di Pioli, diventata ormai bestia nera dei partenopei. Il gioco di Mazzarri è volto ad esaltare le qualità del tiro composto da Hamsik-Lavezzi-Cavani e il credo 'mazzariano' è suffragato anche dai numeri: 38 i gol realizzati a fronte dei 22 subiti fanno una differenza reti di +16, inferiore solo a quella di Milan e Inter.

Per la sfida di domani sera, Mazzarri dovrebbe avere a disposizione tutti i suoi "titolatissimi": solita difesa a tre con Campagnaro, Cannavaro e Aronica, centrocampo formato da Pazienza, Gargano e Dossena, attacco con Hamsik e Lavezzi ad agire dietro al capocannoniere della serie A Edinson Cavani.