La rosa di 25 giocatori e i giovani cresciuti in Italia - Ecco come le nuove norme condizionano il mercato della Roma
Era il 20 novembre del 2014 quando uno scarno comunicato della Figc annunciava alcune novità per la stagione 2015/16, novità passate inizialmente quasi inosservate ma che avrebbero finito per influire anche sul calciomercato estivo delle squadre italiane. Da quest'anno, infatti, ogni società dovrà avere una rosa composta al massimo da 25 calciatori, di cui 4 cresciuti nel proprio club e 4 cresciuti in un vivaio italiano.
IL COMUNICATO - Come recita la nota della Federazione, “per calciatori formati nel club si intendono i calciatori che, tra i 15 anni (o l’inizio della stagione nella quale hanno compiuto 15 anni) e i 21 anni (o la fine della stagione nella quale hanno compiuto 21 anni) di età, indipendentemente dalla loro nazionalità o età, siano stati tesserati a titolo definitivo per il club nel quale militano per un periodo, anche non continuativo di 36 mesi, o per tre intere stagioni sportive, intendendosi per stagione sportiva il periodo che intercorre tra la prima e l’ultima giornata di campionato. Per calciatori formati in Italia si intendono i calciatori che, tra i 15 anni (o l’inizio della stagione nella quale hanno compiuto 15 anni) e i 21 anni (o la fine della stagione nella quale hanno compiuto 21 anni) di età, e indipendentemente dalla loro nazionalità o età, siano stati tesserati a titolo definitivo per uno o più club italiani per un periodo, anche non continuativo di 36 mesi, o per tre intere stagioni sportive, intendendosi per stagione sportiva il periodo che intercorre tra la prima e l’ultima giornata di campionato".
Questo aspetto è stato spesso sottovalutato ma ovviamente ha forti ripercussioni sulle scelte dei direttori sportivi.
LA SITUAZIONE DELLA ROMA - I giallorossi, prima di cedere Romagnoli e Destro, avevano sia i 4 calciatori cresciuti nel proprio vivaio (Totti, De Rossi e Florenzi e Romagnoli) e sia i 4 cresciuti nel vivaio di una squadra italiana (De Sanctis, Nainggolan, Ljajic e Destro). Le norme consentono ai club, solo per quest'anno, di non fare alcuna distinzione tra giocatori cresciuti nel proprio club e calciatori che si sono formati in un vivaio italiano. L'importante è che il totale dei giovani cresciuti in Italia, da inserire nella lista dei 25, sia sempre uguale a 8. La Roma, al momento, ne ha 6, con la possibilità di inserire in extremis il giovane Capradossi. Ne rimarrebbe comunque uno ed è anche per questo che, negli ultimi giorni, hanno preso quota le opzioni D'Ambrosio e Santon, utili per rinforzare le corsie esterne ed entrami nati e cresciuti in Italia.
LJAJIC - Difficile, inoltre, la cessione di Adem Ljajic. Se n'è parlato per tutta l'estate e se ne parla tutt'ora ma l'ex attaccante viola è a tutti gli effetti un calciatore cresciuto in Italia, avendo trascorso tre stagioni alla Fiorentina fino all'età di 21 anni (per la precisione, ha compiuto il ventunesimo compleanno poco dopo l'inizio della terza stagione e quindi, per regolamento, questa è da considerarsi valida). Con la Roma alla ricerca ancora di due calciatori cresciuti in Italia, sembrerebbe strana la cessione anche del serbo.
IL LIMITE DEI 25 E GLI UNDER 21 - Al momento, escludendo Capradossi, la Roma ha 23 giocatori in rosa, contando anche Gyomber ed escludendo, ovviamente, Digne, in attesa dell'arrivo del francese. Esclusi anche i giovani Paredes e Uçan, oltre al neo arrivato Emerson. Tutti e tre possono essere inseriti in una seconda lista, quella degli under 21, che non ha alcun paletto: “Sarà consentito alle società di Serie A l’utilizzo aggiuntivo, rispetto a quelli dell’elenco dei 25 calciatori di cui ai successivi commi, di calciatori, tesserati sia a titolo definitivo sia temporaneo, che alla data del 31 dicembre della stagione sportiva precedente non abbiano già compiuto il 21° anno di età”, recita sempre il famigerato comunicato Figc del 20 novembre 2014. Quindi massima libertà di tesserare i giocatori nati dal '94 in poi. Ecco quindi uno dei motivi che ha spinto Sabatini a puntare su Emerson: l'ex terzino del Palermo è nato il 3 agosto del 1994 e quindi potrà essere inserito nella seconda lista e non in quella dei 25.
Dando per scontato l'arrivo di Digne (classe '93), i giallorossi salirebbero a 24 giocatori in rosa con ancora due calciatori cresciuti in Italia da inserire.
Si spiegherebbe così l'eventuale cessione di Iturbe, che andrebbe a liberare l'ultima casella utile per far quadrare il cerchio, senza dover arrivare al punto di dover escludere uno dei tre portieri dalla lista dei 25.
Occhio anche alle liste Uefa: le limitazioni imposte dal massimo organismo europeo costringeranno la Roma a presentare una lista ristretta di 22 calciatori, di cui 2 cresciuti nel proprio vivaio e 4 formati in Italia.