La gara vista dalla curva - Non basta la tripletta per far cessare i fischi verso Osvaldo. VIDEO!

29.04.2013 10:00 di  Yuri Dell'Aquila   vedi letture
La gara vista dalla curva - Non basta la tripletta per far cessare i fischi verso Osvaldo. VIDEO!
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

L'emblema di una frattura, oramai apparentemente insanabile con la tifoseria giallorossa, è rappresentata egregiamente dall'ondata di fischi che al 67' travolge Osvaldo: niente di nuovo se si pensa al trend delle ultime partite, ma l'attaccante italo-argentino in questo frangente ha appena siglato la sua tripletta personale, all'interno del 4-0 con il quale la Roma ha superato il Siena, tornando in quella quinta posizione che significherebbe Europa League.

In una calda giornata primaverile, i 40000 dell'Olimpico assistono ad una vittoria convincente degli uomini di Andreazzoli, che riscattano in parte il pareggio ottenuto la settimana scorsa contro il Pescara. Nel consueto appuntamento con i grandi personaggi storici della storia della Roma, l'ex di turno è Vincent Candela, indimenticato terzino sinistro campione d'Italia nella stagione 2000/2001, che sfila sotto la Sud con una camicia recante sulla schiena il suo vecchio numero 32 e un "Grazie" stampato sulla parte del busto. Ottima la reazione del pubblico, che tributa al francese una vera e propria standing ovation. Meno buona, invece, l'accoglienza riservata ai giallorossi al momento del loro ingresso in campo per il riscaldamento: la figuraccia fatta contro il Pescara ha evidentemente lasciato ampi strascichi all'interno del settore più caldo dei sostenitori romanisti. Con la lettura delle formazioni prosegue il leitmotiv degli ultimi tempi, con i soliti fischi nei confronti di Osvaldo, e qualche mugugno per Balzaretti e De Rossi. Poco prima dell'inizio del match viene infine esposto uno striscione di incoraggiamento verso i calciatori: "5 partite e una finale da giocare, Forza Roma non devi mollare!".

A dispetto dei recenti match contro Inter e Pescara, l'approccio dei padroni di casa alla partita è ottimale: spinta da un incessante "Dammi tre punti, non chiedermi niente", che domina i minuti iniziali della partita, la Roma prende subito pieno controllo del campo e, al primo vero affondo, trova la rete del vantaggio con Osvaldo al 15', abile a sfruttare un invito al bacio di Lamela. La reazione dei tifosi è eterogenea, dal momento che agli applausi di uno spicchio della curva fanno da contraltare i ben più numerosi fischi all'indirizzo del numero 9. Non c'è però neanche il tempo di esultare che Lamela gonfia per la seconda volta la rete, mettendo d'accordo tutti e chiudendo virtualmente la partita, visto che il Siena sarà incapace di reagire nell'arco dei novanta minuti, se non per qualche iniziativa personale di Emeghara comunque sempre ben disinnescata da Lobont. Il primo tempo scorre via tranquillo, con in mezzo l'infortunio occorso a Daniele De Rossi, uscito tra gli applausi, e la doppietta di Osvaldo, che sfrutta al meglio un invito di Florenzi per battere nuovamente Pegolo. Sono ancora molti però i fischi che accolgono la rete dell'attaccante, mentre al fischio finale la Roma rientra negli spogliatoi con l'approvazione dei presenti.

Le motivazioni di una gara già in cassaforte scemano con il passare dei minuti, e il secondo tempo è l'ideale per il debutto di un nuovo coro, che dal 60' viene lanciato da una parte della Sud e via via coinvolge l'intero settore: "Dicono vai allo stadio sei un deficiente, dicon l'As Roma non vince niente, ma io sì me ne frego e sto al mio posto, ma io sì me ne frego son giallorosso! Oh oh oh l'AS Roma". Detto del poker calato da Osvaldo, lo stadio rende omaggio al Capitano Francesco Totti, sostituito al 75' da Nico Lopez, prima di veder scorrere i titoli di coda su un successo importante che permette ai sostenitori di fede giallorossa di cantare "Grazie Roma" rialimentando la speranza di garantirsi l'accesso all'Europa già dalla fine del campionato, senza attendere la finale di Coppa Italia.