La Champions e non solo: tre motivi per battere il Napoli dopo la sosta
Tre motivi per battere il Napoli: restare aggrappati al treno Champions, salvare una statistica e sfatare il tabù big. Perché se la Roma quest'anno ha perso punti con le cosiddette piccole, non ha certo fatto meglio con le prime 7 in classifica. Una sola vittoria in 9 partite, arrivata con la Lazio a settembre. Nessun'altra contro Juventus, Napoli, Inter, Milan e Atalanta. Forse non è un caso. E pensare che lo scorso anno a fine stagione furono 4. Una media da invertire, una media sulla quale Ranieri sarà chiamato a lavorare. Perché da qui al 26 maggio, ultima partita dell'attuale campionato, la Roma dovrà incontrare Juventus, Napoli e Inter. Le prime due all'Olimpico, i nerazzurri a San Siro.
Il primo esame arriverà allora il 31 marzo, dopo la sosta, quando arriveranno gli azzurri di Ancelotti. All'andata gli uomini guidati da Di Francesco strapparono un sofferto 1-1, il muro crollò solo nel finale con Mertens. Dicevamo però di salvare una statistica: sì, perché la Roma non perde due gare di fila in Serie A dal maggio 2014. Era allenata da Garcia, perse due gare in pochi giorni a Catania e Genova a 2° posto acquisito. Da quel giorno, dopo una sconfitta c'è sempre stata una reazione tradotta in una vittoria o un pareggio. Un motivo in più allora per centrare un risultato positivo contro il Napoli, alla ripresa del campionato. "Se la Roma va in Champions League c’è un programma, se non ci si va in parecchi cambieranno aria", le parole dette da Ranieri dopo la sconfitta contro la SPAL lasciano pochi dubbi. La Roma ha bisogno del 4° posto e per raggiungerlo dovrà sfatare il tabù big.