L'inaspettata continuità
Con 8 reti in campionato, Stephan El Shaarawy è il capocannoniere della Roma e sta vivendo probabilmente la sua miglior stagione in giallorosso, avendo già eguagliato il massimo numero di gol stagionali segnati in Serie A con la maglia giallorossa.
PREMESSA N°1 - Un giocatore a 26 anni è già formato, maturo e pronto. Quello che aveva da dimostrare l'ha dimostrato e non ci si può aspettare che tiri fuori chissà quale qualità nascosta. È una regola che tutti conosciamo e condividiamo, ma ogni tanto spunta fuori qualcuno pronto a smentirla. In modo particolare, dalle parti di Trigoria ci sta riuscendo Stephan El Shaarawy, un calciatore che ad ottobre di anni ne compirà 27. Doti tecniche indiscusse e giocate di classe che impressionano fin dai tempi del Padova, quando l'attuale numero 92 giallorosso era soltanto un diciottenne con la cresta alta. Dal 2010 viene considerato come un predestinato ed il Milan lo acquista. Prosegue la sua carriera facendo bene, ma tra i vari infortuni ed una non totale convinzione nei propri mezzi non riesce mai a fare il grande salto di qualità.
PREMESSA N°2 - Passiamo ad agosto 2018, la Roma reduce da una semifinale di Champions League ed un discreto terzo posto in campionato, si appresta ad affrontare la nuova stagione. La rosa presenta quattro esterni d'attacco: Ünder, Kluivert, Perotti ed El Shaarawy. A questi si vanno ad aggiungere un Florenzi adattato da esterno alto a destra e Zaniolo (che ad agosto nessuno poteva immaginare come un titolare). Il faraone non è considerato tra i calciatori fondamentali, tant'è vero che se ne parla come di uno in uscita e, se fosse atterrato a Fiumicino l'aereo con dentro Malcom, uno tra lui e Perotti probabilmente sarebbe partito. Invece resta e, a causa dei problemi fisici e del rendimento sottotono dei concorrenti al ruolo, si prende la fascia sinistra in tandem con Kolarov.
BENEDETTA CONTINUITÀ - “Se ho fatto il salto di qualità? Sento di essere cresciuto, aver trovato più continuità che è quello che mi mancava. Ho acquisito consapevolezza e, giocando più spesso, fisicamente mi sento bene”. Queste le parole di Stephan El Shaarawy al termine dell'ultimo match giocato contro il Frosinone, vinto grazie ad un gol all'ultimo respiro segnato da Dzeko, assistito ottimamente proprio dal 92 romanista. La continuità, per stessa ammissione dell'ala, è la caratteristica che gli mancava. Una caratteristica che puoi tirare fuori anche a 26 anni compiuti, togliendoti di dosso quel fastidioso senso di incompiutezza. Di Francesco con lui ha fatto un gran lavoro, rendendolo disposto al sacrificio per la squadra e aiutandolo a sfruttare al meglio le sue doti innate. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: 8 gol e 6 assist nella stagione corrente.
Nel derby sarà ancora lui a scendere in campo dal primo minuto sull'out di sinistra. Il tecnico, oltre all'aiuto al reparto arretrato, chiede ad El Shaarawy di dare pericolosità e vivacità ad una manovra offensiva che spesso appare sterile. L'attaccante italiano per esaudire i desideri del suo mister, va spesso incontro al portatore di palla (il terzino serbo o il mediano che imposta), indietreggiando di qualche metro per ricevere e poi scaricare di prima su chi nel frattempo, muovendosi senza palla, ha superato il blocco del centrocampo avversario (compito messo in pratica spesso dalle mezzali). Questo piccolo e semplice movimento crea lo spazio per agire tra le linee, favorendo le occasioni da gol. Oltre a questo, El Sha deve costantemente buttarsi nello spazio, per accogliere in area le numerose verticalizzazioni, tipiche del gioco dell'abruzzese.
Prossima partita: Lazio-Roma, sabato 2 marzo ore 20:30
Probabile formazione (4-3-3): Olsen; Florenzi, Manolas, Fazio, Kolarov; Pellegrini, De Rossi, Cristante; Zaniolo, Dzeko, El Shaarawy.
Ballottaggi: Manolas/Jesus/Marcano, Cristante/Perotti
In dubbio: Schick, Karsdorp.
Indisponibili: Ünder.
Diffidati: Fazio, Zaniolo, Manolas, Florenzi, Dzeko.