In ventimila per salutare la Roma che vola negli USA
Nonostante il giorno lavorativo, nonostante l'afa che regna nella Capitale soprattutto nelle ore pomeridiane, nonostante la - momentanea - assenza di acquisti "di alto profilo", il popolo giallorosso ha risposto in massa alla chiamata della società. Ben ventimila persone si sono presentate allo Stadio Olimpico per assistere all'Open Day e abbracciare squadra e staff prima della partenza per la tournée negli Stati Uniti. E' stata l'occasione per presentare i nuovi acquisti: Lucca, Svedkauskas, Dodò, Castan, Bradley e anche Tachtsidis, ufficializzato proprio nella giornata di oggi, hanno pronunciato le loro prime parole davanti a una gremita e, come sempre, calorosa Curva Sud, che ha anche ricevuto i palloni calciati al termine dell'allenamento da quasi tutti i giocatori (sono stati "esonerati" Borriello e José Angel, fischiati in precedenza), tra i quali un visibilmente commosso Fabio Simplicio, di fatto all'ultimo atto da romanista prima del suo addio, destinazione Giappone. Anche chi ha preferito accomodarsi in Tevere ha avuto la sua ricompensa: squadra e staff sono stati immortalati nella foto ufficiale della stagione proprio in quel settore, con sullo sfondo tutti coloro che avevano già acquistato la maglia della prossima stagione. E' stata anche l'occasione per vedere all'opera i ragazzi sotto l'occhio di Mister Zeman, che per la giornata di festa è stato un po' più indulgente sottoponendo la squadra solamente ad un esercizio di circolazione di palla e pressing (curiosamente, il cavallo di battaglia di Luis Enrique), ma che ha poi regalato alla gente un po' di divertimento facendo sfidare giocatori di movimento e portieri sui calci di rigore. C'è stato spazio anche per le parole di Totti, apparso piuttosto emozionato, al termine dell'evento: "E’ un amore reciproco, che ho sempre vissuto, lo porterò sempre con me. Inizia una stagione dove vogliamo essere una grande Roma, una grande squadra, dobbiamo onorare la maglia per questa gente che ci segue, meritano rispetto. America? E’ doveroso essere conosciuti in tutte le parti del mondo. Avendo una società americana è giusto farsi conoscere negli Stati Uniti.
Con questi tifosi è giusto così". Tifosi per i quali anche Zeman, a sua volta osannato da tutti i presenti, ha avuto belle parole: Sono abituato a questa gente che sta vicino a noi, vicino alla Roma. Sono qui con questo caldo a vedere i loro beniamini, spero che la squadra riesca a divertirli e che loro, con il loro apporto, riescano a farci vincere. I tifosi sono importantissimi, nelle gioie e nei dolori, nel responsabilizzarci. Ora li lasciamo per una settimana che andiamo in America. Onoreremo la squadra e la città anche lì, quando torneremo speriamo di riabbracciarli tutti nuovamente qui". La giornata di oggi ha dunque dimostrato che, nonostante una manciata di fischi per qualche giocatore come Rosi, Borriello e José Angel, la gente è compatta ed è vicina alla Roma, ora sta ai giallorossi regalare a queste persone qualche soddisfazione, magari cominciando già dalle tre amichevoli in programma negli States, tra cui quella con il Liverpool, storica rivale d'oltremanica. Un grande abbraccio per una Roma che ci auguriamo possa essere altrettanto grande.