Il nuovo corso
18 marzo 2015 – È la vigilia della sfida di Europa League contro la Fiorentina e Rudi Garcia, nella consueta conferenza stampa, dichiara: “La piazza di Roma è la più difficile del mondo”.
6 febbraio 2016 – Questa volta è la vigilia di Roma-Sampdoria e sulla panchina della Roma siede Luciano Spalletti: “Bisogna smettere di dire che l'ambiente di Roma è difficile, facciamo un altro giochino. Costruiamo lo stile Roma, noi siamo uno stile”.
Da quando è tornato nella sua Trigoria, il tecnico toscano ha iniziato a togliere ogni alibi alla squadra, ogni motivo che potesse, magari inconsciamente, portare i giocatori a dare qualcosina in meno, anche contrapponendosi al Garcia-pensiero, quando necessario. Il discorso sull'ambiente di Roma è infatti solo l'ultimo dei punti di distanza tra l'attuale e il precedente tecnico giallorosso.
CONDIZIONE FISICA - Appena sbarcato a Roma, Spalletti si è affrettato subito a dire come non ci sia alcun problema fisico, se per convincimento o convenienza poco conta: “Che dico ai giocatori, che se perdono partite per altri due mesi va bene perché non hanno birra nelle gambe? I giocatori non hanno alibi, siamo in ritardo e l’unica strada è quella di vincere subito”. Il contrario di quanto dichiarato poche settimane prima da un Garcia ormai in evidente difficoltà, che aveva ammesso un problema di brillantezza della squadra.
LAVORARE E ZERO ALIBI - Altro giro, altra corsa, perché prima di Sassuolo-Roma a Spalletti viene ricordata una dichiarazione di Garcia, che aveva dichiarato di voler arrivare alla vittoria tramite il bel gioco: “Io aggiungo che serve lavorare durante la settimana per arrivare ai risultati”. Lavoro, zero alibi, "zitti e pedalare”, per citare ancora Spalletti. Il nuovo corso.