I Top & Flop del 2018
L'anno solare 2018 si è concluso ed è tempo di bilanci in casa giallorossa. Se la prima parte fino a giugno è stata piuttosto entusiasmante, con una semifinale di Champions League conquistata e un terzo posto in campionato, lo stesso non si può dire per la seconda parte, con la Roma attualmente sesta in Serie A ma comunque qualificata agli ottavi della massima competizione europea per club.
Vocegiallorossa.it ricorda il 2018 con i Top & Flop di questi ultimi 12 mesi:
TOP
NAPOLI-ROMA 2-4 – Il 3 marzo il Napoli di Sarri è in vetta alla classifica della Serie A con un punto sulla Juventus, mentre la Roma è in piena corsa con Lazio e Inter per uno dei due posti rimanenti per la Champions. L'incontro si mette subito in salita con la rete di Insigne al 6', ma i giallorossi chiudono il primo tempo avanti grazie a Ünder e Dzeko. Nella ripresa, doppietta personale del bosniaco con il sigillo del neo-entrato Perotti a decretare una straordinaria vittoria capitolina in una delle trasferte più difficili d'Italia. Il gol nel recupero di Mertens renderà meno amaro il passivo per i partenopei.
ROMA-BARCELLONA 3-0 – Senza ombra di dubbio è la partita per eccellenza del 2018 e non solo. Ritorno dei quarti di finale di Champions League, la Roma deve rimontare l'immeritato 4-1 subìto in Catalogna nel giorno dell'undicesimo “anniversario” del 7-1 del Manchester United. Il 10 aprile 2018, tuttavia, i giallorossi compiono l'impresa: Dzeko, De Rossi (rigore) e Manolas mandano in visibilio l'Olimpico e conquistano la semifinale di Champions League.
IL TUFFO DI PALLOTTA – Tornato appositamente a Roma per l'incontro con il Barcellona, la gioia del presidente è incontenibile. In piena notte, il patron capitolino decide di festeggiare l'impresa tuffandosi vestito nella fontana di Piazza del Popolo, acclamato dai tifosi presenti. Il giorno successivo, Pallotta si scuserà pubblicamente, pagando la multa di 450 euro e donandone 23mila per il restauro della fontana del Pantheon. Una sanzione che, di certo, sarebbe disposto a pagare anche in futuro in caso di risultato simile...
ZANIOLO – Quando a fine giugno è stato ufficializzato l'acquisto dell'ex talento nerazzurro per la cifra di 4,5 milioni di euro (con una percentuale del 15% all'Inter in caso di futura rivendita), quasi nessuno lo conosceva e ben pochi avrebbero scommesso sull'impatto che il 19enne avrebbe avuto nella Capitale. Di Francesco decide di farlo esordire nientemeno che al Santiago Bernabeu e in molti danno del pazzo al tecnico, tanto per usare un eufemismo. Tuttavia, da quel giorno di metà settembre, complici anche diversi infortuni nel reparto, Zaniolo si è ritagliato uno spazio importante tanto da essere definito il vero colpo del mercato estivo 2018 della Roma. Adesso, però, evitiamo affrettati e controproducenti paragoni con Totti: il suo talento va preservato e non caricato di inutili pressioni.
ROMA-LAZIO 3-1 – La stagione 2018/2019 non inizia bene, con i passi falsi contro Atalanta, Chievo e Bologna. La prima vera gioia, tuttavia, arriva nel derby, con un perentorio e meritato 3-1 ai cugini biancocelesti. Una stracittadina importante perché segna la rinascita di Lorenzo Pellegrini, in gol sotto la Nord con il tacco dopo un avvio di campionato negativo, riscopertosi micidiale al centro della trequarti al posto di Pastore. Ulteriore gioia, il gol su punizione del grande ex Kolarov casualmente al 71', numero tanto caro ai laziali dopo la finale di Coppa Italia del 26 maggio 2013.
FLOP
IL CAPODANNO DEL NINJA – Che Radja Nainggolan abbia una vita privata piuttosto movimentata non è un segreto. Tuttavia, il capodanno 2018 segna probabilmente la fine del rapporto con la società giallorossa. Il Ninja, infatti, lancia una diretta Instagram in piena notte, in cui si mostra piuttosto brillo mentre fuma, aggiungendo anche qualche bestemmia in sottofondo e ben udibile. La Roma, delusa dal suo comportamento che reca anche un danno d'immagine alla squadra, decide di escluderlo per una partita, precisamente quella contro l'Atalanta del 6 gennaio. Dalla tribuna, il Ninja assiste al ko per 2-1 dei suoi.
CI FOSSE STATO IL VAR... - Le due semifinali contro il Liverpool, benché rappresentino il punto più alto della Roma dal 1984 a oggi, sono paradossalmente un flop. All'andata, i Reds escono vincitori per 5-2 da Anfield, mentre al ritorno la squadra di Di Francesco si ferma al 4-2, sfiorando la qualificazione a una clamorosa finale. Tuttavia, le due gare saranno segnate da diversi errori arbitrali. Ad Anfield, l'azione del 3-0 è viziata da un fuorigioco, all'Olimpico irregolare il gol del 2-1 di Wijnaldum mentre non vengono assegnati due rigori ai giallorossi, di cui uno che avrebbe portato all'espulsione di Alexander-Arnold, che salva sulla linea con la mano un tiro di El Shaarawy. Per completare l'opera, inesistente il penalty finale concesso alla Roma e realizzato da Nainggolan. Ci fosse stato il VAR (a proposito, ci sarà a partire da questi ottavi), si sarebbe riscritta la storia...
GLI SCONTRI DI LIVERPOOL – Quello che è accaduto nelle ore antecedenti a Liverpool-Roma è veramente deplorevole. Scontri tra persone che si spacciano per tifosi, sia Reds che giallorossi, ma a rimetterci è un uomo di nome Sean Cox, recatosi allo stadio per assistere a uno spettacolo e ritrovatosi in coma. Dopo tre mesi, il supporter irlandese supererà questo ostacolo, anche se la via di un completo recupero appare segnata. Queste, infatti, le parole della moglie dello scorso ottobre: “Sappiamo che mio marito non sarà mai più la stessa persona, ma continuiamo a lottare. Faremo di tutto. È stato un evento catastrofico che ci ha cambiato la vita. Sean vede doppio, a volte triplo, non riesce a parlare ma capisce tutto. Ha la parte destra del corpo paralizzata”. Un po' più positivo, il bilancio fatto poco prima di Natale: “Non ha più il sondino gastrico, ha cominciato a mangiare e bere nuovamente grazie all’aiuto del fantastico staff infermieristico. Ora dice anche qualche altra parola e sta provando a cantare con noi delle canzoni familiari. Sono segnali incoraggianti per tutti noi”. Forza Sean!
LA CESSIONE DI STROOTMAN – Il 29 agosto 2018 Kevin Strootman diventa un nuovo giocatore del Marsiglia per 25 milioni di euro più 3 di bonus. Dal punto di vista economico e calcolando il rendimento che l'olandese sta avendo al Marsiglia, è stata un'ottima operazione. Tuttavia, è doveroso sottolineare il messaggio sbagliato che ha lasciato intendere la società giallorossa cedendo una delle sue pedine fondamentali - tra l'altro titolare pochi giorni prima all'esordio in campionato con il Torino – quando il mercato in entrata in Italia era già chiuso, escludendo dunque la possibilità di sostituirlo a dovere immediatamente. Modi e tempi errati.
PASTORE – Il 26 giugno 2018 il Flaco diventa un nuovo giocatore della Roma per 24,7 milioni di euro. Viene provato per un'estate intera come mezzala - con risultati scarsi - per poi venire rimpiazzato sulla trequarti prima di una lunga serie di infortuni. Attualmente, il suo score (Champions League compresa) è di 11 presenze e 2 gol per 485'. Inoltre, con le esplosioni in quella parte del campo di Lorenzo Pellegrini e Nicolò Zaniolo, appare difficile trovare una collocazione tattica per il secondo giocatore più pagato della rosa della Roma (3,5 milioni di ingaggio sino al 2023): sarà compito di Di Francesco quello di studiare una soluzione adatta.