Guidolin al match numero ventisei da avversario della Roma: analisi, statistiche e precedenti
Nell’insolito anticipo al venerdì della tredicesima giornata di campionato, la Roma farà visita allo Stadio “Friuli” di Udine, dove sarà opposta all’undici guidato da Francesco Guidolin. Per l’allenatore di Castelfranco Veneto, esordiente nella stagione 1988/1989 sulla panchina del Giorgione (20 novembre, sconfitta a Sassuolo per 2-0), si tratterà del match numero ventisei dinanzi ai giallorossi: solo cinque i successi conseguiti nei precedenti (con Palermo, Bologna, Vicenza e la stessa Udinese), con quattro pareggi e sedici sconfitte a chiudere il bilancio. Appena due le occasioni nelle quali la Roma non è riuscita ad andare in gol nei confronti delle sue squadre: Bologna-Roma 1-0 del 12 dicembre 1999 (rete decisiva di Signori) e Palermo-Roma 2-0 del 27 febbraio 2005 (marcature firmate da Brienza e Toni). Il computo generale parla invece di 46 gol realizzati (media vicina al 2 per incontro) e 21 incassati. Il debutto assoluto risale al 26 settembre 1993: l’Atalanta di Guidolin venne battuta per 2-1 dalla Roma di Carlo Mazzone (Maurizio Ganz portò in vantaggio gli orobici, Abel Balbo e Thomas Häßler ribaltarono il risultato). Seconda sfida del tecnico veneto ai giallorossi in data 25 novembre: per l’unico ricorso storico bisogna tornare indietro di dieci anni, al torneo 2000/2001, quando il suo Bologna venne sconfitto 3-1, tra le mura amiche, dalla squadra di Capello.
L'Udinese si affiderà probabilmente al modulo che Guidolin ha sempre schierato in questa prima parte di campionato ed Europa League: il 3-5-1-1. Scambi rapidi, compattezza e gioco sulle fasce: queste le tre caratteristiche basilari del gioco imposto dall'allenatore veneto. Il punto di forza dei bianconeri, oltre ad Antonio Di Natale, è la difesa: solo 6 le reti subite fino a questo momento dai friulani (miglior retroguardia generale ed interna, con un solo gol concesso al “Friuli”). Linea arretrata composta da Benatia, Domizzi e Danilo, quest’ultimo in posizione centrale: dopo un inizio difficoltoso, il brasiliano acquistato in estate dal Palmeiras è riuscito ad amalgamarsi con i già collaudati meccanismi della squadra. Guidolin richiede a loro di mantenere la linea alta e non schiaccarsi troppo durante gli attacchi avversari, coadiuvati in tal senso dal ripiego dei centrocampisti. In mezzo al campo, nella composizione a cinque, il compito di spingere sulle fasce laterali spetta al colombiano Armero (miglior assistman del team) e a Dušan Basta, secondo miglior marcatore dei friulani con due realizzazioni all’attivo. In fase offensiva entrambi partono molto larghi, cercando di aprire le maglie della difesa avversaria e creare così spazio per gli inserimenti dei mediani centrali Asamoah, Isla e Pinzi. Quest’ultimo inoltre (con Handanovič che raramente rilancia lungo) svolge la funzione di abbassarsi per andare a prendere il pallone dai difensori, iniziando così a costruire l’azione dei friulani. Il cileno ed il ghanese invece si dispongono più avanti, andando a formare di fatto un rombo con Floro Flores a fare da vertice alto. L’ex del Genoa gioca poco dietro Di Natale, facendo da raccordo tra il cannoniere bianconero e la linea dei centrocampisti.
Discorso che cambia durante il ripiegamento: uno dei due esterni (molto spesso Basta, più propenso al rientro) si allinea con i difensori, con Isla che invece si allarga andando a fare l’esterno: si va a così formare un 4-4-1-1, garanzia di maggior copertura durante gli attacchi avversari. In quest'ottica è importante la duttilità del nazionale serbo, che, rispetto ad Armero, è in grado di offrire una maggior capacità di difesa, adattandosi durante il match a svolgere il doppio ruolo sulla corsia destra. In panchina occhio a due talenti classe ’90: si tratta del rumeno Torje (considerato uno dei migliori prospetti rumeni) e del ghanese Badu, capace di assicurare grande corsa e qualità nel settore centrale del campo. Fu lui a calciare il rigore decisivo nel mondiale under 20 del 2009 (risulterà uno dei migliori giocatori del torneo) che consacrò il Ghana campione del Mondo.
Attenzione specialmente al primo tempo dell’Udinese: ben il 75% delle reti messe a segno dai bianconeri sono giunte nella prima porzione di gara (dieci su tredici). Di conseguenza, i friulani registrano una doppia statistica importante: è la seconda squadra con il dato medio più basso relativo al minuto del primo gol segnato (29, preceduto solo dal Napoli con 25) e, con 463 minuti all’attivo, sono davanti a tutti nella classifica riguardante il tempo in cui sono stati in vantaggio nei confronti dei teams rivali (Roma terza in graduatoria con 384). Un terzo particolare certifica altresì la qualità della difesa friulana: sette le volte in cui la porta di Handanovič è rimasta inviolata, record attuale del campionato. La Roma dovrà cercare di non andare in svantaggio: nelle circostanze in cui l’Udinese è passata per prima (7), Di Natale e compagni non hanno mai perso (6 vittorie ed un pareggio, contro il Milan).
Antonio Di Natale, con undici marcature, è il capocannoniere dei bianconeri nei riguardi della Roma. A seguire troviamo Floro Flores a quota tre, con Pinzi e Domizzi a chiudere l’elenco con una rete nel proprio palmarès. Ben nove invece i giallorossi già a segno contro l’Udinese: a guidare la classifica è Francesco Totti, autore di quattordici reti (cinque doppiette, primo gol assoluto risalente alla gara di Coppa Italia del 15 ottobre 1997, Udinese-Roma 2-2). Subito dopo c’è Marco Borriello: con dieci reti subite dall’attaccante napoletano, i friulani sono la squadra più punita in carriera dal giallorosso (due triplette, entrambe con il Genoa, e una doppietta ai tempi del Treviso). La coppia brasiliana composta da Simplício e Taddei insegue con tre realizzazioni ciascuno, con De Rossi e Perrotta che ne contano invece due. Terminano la lista, tutti con una segnatura, Cassetti, Pizarro e Juan.
Tre i romanisti imbattuti in sfide ufficiali contro l’Udinese: si tratta di Greco, Antunes (ma per loro una sola partita disputata) e Rosi, che, in quattro matches dinanzi ai bianconeri, ha raccolto dodici punti (di cui nove al “Friuli”).