5 momenti di Moneyball in antitesi con Walter Sabatini
Ufficio di Trigoria, uno scatolone di cartone in pieno stile USA sulla scrivania. Dentro decine di cassette e dvd tristemente raccolte insieme e lui, Walter Sabatini, seduto sulla sua poltrona. Sul mobile una televisione, un videoregistratore con dentro il VHS di "Moneyball". Vuole dare un'ultima risposta a chi gli sta imponendo da troppo tempo numeri, statistiche e previsioni grafiche. "Il presidente e i suoi collaboratori stanno cercando un algoritmo vincente". Esattamente quello di Billy Beane e Peter Brand nel film. I due sono il general manager e il consigliere degli Oakland Athletics, una buona squadra di baseball che però non può competere con i budget stratosferici di squadre come i New York Yankees (Juventus, Real Madrid, Barcellona...vi dice qualcosa?). Quando al termine di una buona stagione Billy Beane si vede portar via i suoi tre migliori giocatori, la loro sostituzione diventa impossibile, soprattutto con i pochissimi soldi a disposizione. A questo punto entra in scena Peter Brand, giovane laureato in economia che gli dimostra come si possa costruire una squadra vincente basandosi solamente sulle statistiche, attraverso un approccio chiamato sabermetrico. Più semplicemente spiegato come la ricerca per conoscenza oggettiva sul baseball. Nel film Beane abbraccia la filosofia di Brand e rifonda la squadra con nomi sconosciuti o apparenti scarsi. All'inizio le cose non sembrano funzionare, ma pian piano il "sistema" messo in piedi da comincia a dare frutti insperati... Voi notate somiglianze?
Ma per Sabatini il calcio è altro: "Io vivo dentro il mio istinto, non vedo il pallone come un oggetto sferoidale, quanti rimbalzi farà il pallone e quanti impatti balistici otterrà, io vedo il mio universo intero, per me la palla è qualcosa, voglio deviare le traiettorie quando sono in tribuna, sono con i calciatori, vivo il mio calcio, un calcio che non può essere freddamente rimportato alla statistica che descrive un giocatore".
Ogni immagine del film un sobbalzo, uno sbuffo, una sigaretta spenta e subito riaccesa. Lo immaginiamo così Sabatini davanti al suo nemico giurato. E immaginiamo la sua faccia di fronte a queste cinque immagini del film, mentre ripensa ai suoi momenti e ai suoi comportamenti nel quinquennio romanista.
1. L'approccio sabermetrico e l'approccio Sabatiniano
2. Quando bastava una pacca sulla spalla per incitare il giocatore
3. Al massimo un foglio Excel può essere stampato... e diventare più simile ad un report di un osservatore
4. Volete mettere quant'è più decadente una sigaretta rispetto ad un freddo caffè nel cartone?
5. Servono spiegazioni per notare la postura arrogante e altezzosa di Brad rispetto a Sabatini che quasi si sposta mentre Spalletti spiega un movimento?