Zoff: "Derby? Per la Lazio peserà l'assenza di Lulic"
Dino Zoff, ex allenatore della Lazio, è stato interpellato in vista del derby di domani:
Manca poco al derby, che partita si aspetta?
“Sarà una partita combattuta come sempre, anche se non troppo spettacolare. Sarà di certo un match interessante. Per la Lazio, in particolar modo, potrebbe essere un incentivo per concludere bene questa stagione che si sa come sta andando”.
Che Lazio vorrebbe vedere in campo?
“Vorrei vedere una squadra che giochi la partita senza timore e senza remore, e metta in campo tutta la voglia di fare bene”.
Chi tra Lazio e Roma ha più da perdere?
“Sicuramente la Roma perché sta inseguendo obiettivi importanti e lotta tra le prime della classifica”.
Chi secondo lei sarà l’uomo derby sia sponda Roma che sponda Lazio?
“Per la Roma dico Salah, per la Lazio invece Candreva”.
Nella Lazio mancherà Lulic, dopo il 26 maggio l’uomo derby per antonomasia. Quanto peserà la sua assenza?
"Peserà senza dubbio, così come le altre assenze che ha la Lazio. Vedremo se Pioli riuscirà a sopperire bene alle diverse mancanze che non sono cosa da poco”.
Il derby è la partita per eccellenza, ma in quest'occasione a Roma l'atmosfera sembra non essere la stessa di sempre, in particolare in casa Lazio...
“Sì, un derby senza curva non è sicuramente lo stesso. La Lazio poi sta attraversando un momento delicato e la questione del tifo non aiuta nessuno. Ne risente la squadra in generale, ma anche il giocatore nel singolo. Quando sei supportato dal calore e dall’entusiasmo del pubblico è molto più facile anche andare a segno”.
Lei ha vissuto tanti derby, qual è quello che porta nel cuore?
“Il derby che terminò in pareggio grazie al gol di Castroman al 90’ (29 aprile 2001, ndr). Fu una partita bellissima perché la Lazio era sotto di due gol e alla fine riuscì a riacciuffare il risultato. Ricordo una reazione davvero importante da parte della squadra”, le sue dichiarazioni rilasciate a lalaziosiamonoi.it.
C’è qualche rito scaramantico che ripeteva prima di ogni derby?
“No, assolutamente. Sono sempre stato estraneo alla scaramanzia. Pensavo solo a preparare al meglio la partita”.