Ternana ancora a nervi tesi, botta e risposta tecnico-presidente

25.04.2023 04:00 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Fonte: ANSA
Ternana ancora a nervi tesi, botta e risposta tecnico-presidente
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(ANSA) - PERUGIA, 24 APR - Ancora tensione in casa Ternana, serie B, tra l'allenatore Cristiano Lucarelli e il presidente Stefano Bandecchi dopo la sconfitta interna contro il Venezia (1-4). Le parole del tecnico nella conferenza post-partita hanno portato alla reazione social del patron dopo la quale è arrivato l'annuncio del silenzio stampa da parte della società "a seguito delle dichiarazioni post-gara dei tesserati". Da questo momento - è stato comunicato - "l'unico a parlare con gli organi di stampa sarà il presidente Stefano Bandecchi". "Ci scusiamo per il disagio che arrecheremo agli organi di informazione - ha aggiunto la Ternana - ma per parlare bisogna essere in grado di capire ciò che si dice". Dopo il match contro il Venezia, Lucarelli se l'è presa anche con i giornalisti. "Continuate pure a scrivere - ha detto - che andiamo ai playoff. Dopo la partita con il Palermo avevo spiegato a tutti che questa squadra può ambire al massimo alla salvezza. E sta centrando un obiettivo che è un successo sportivo, visto che sotto di noi ci sono squadre attrezzate e che hanno speso molto come Benevento, Brescia, lo stesso Venezia che si è dimostrato nettamente superiore sia all'andata che al ritorno ed ha vinto meritatamente". "A Terni ci sono tante criticità dentro e fuori dal campo, la situazione è difficile e per questo anche un allenatore più bravo di me, come Andreazzoli, ha ottenuto risultati peggiori del sottoscritto" ha detto ancora il tecnico. Su Instagram, la replica di Bandecchi, in risposta ad un commento di un tifoso.

"Lui è l'allenatore e si dovrebbe vergognare di dire certe cose" ha sostenuto. "O si è spiegato male - ha aggiunto - o non guarda le partite. Il cinquanta per cento dell'insuccesso è dello staff. Usare certi argomenti per difendere i risultati è da allenatore di serie C. Vendere una società non influisce sulla squadra e in più nessuno l'ha venduta ancora. Che il presidente lavori extra squadra è normale e che faccia politica anche. Non è normale che la squadra giochi una domenica divinamente e una domenica di m.... E io a giugno non faccio ciò che voglio ma ciò che devo". (ANSA).