Sconcerti: "Mi aspetto di più da Zaniolo. Fossi la Roma, terrei Villar". AUDIO!

30.12.2021 23:00 di  Marco Rossi Mercanti  Twitter:    vedi letture
Sconcerti: "Mi aspetto di più da Zaniolo. Fossi la Roma, terrei Villar". AUDIO!
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Il giornalista Mario Sconcerti a TMW Radio, durante Maracanà, ha parlato dei cinque momenti chiave del 2021 ma non solo.

Emergenza COVID-19 anche in Serie A tra casi e nuove regole.
"Non so che dire, il virus è sempre più avanti rispetto a noi".

Mercato, c'è asse Juventus-Barcellona per Morata e Dembelé e Depay. Sono due profili giusti per i bianconeri?
"Sono entrambi ottimi, Dembelé è uno che non ha una straordinaria continuità ma è uno straordinario giocatore. Non credo però che spostino molto, Morata e Depay hanno gli stessi gol nelle gambe. Dipenderà molto dal rapporto con i singoli calciatori. Dembelé è quello con più talento, ma ha già deluso molte volte".

Da quale giocatore si attende una svolta nel 2022: Dybala, Insigne, Zaniolo o Correa?
"Ce n'è uno solo ed è Vlahovic, chi lo prende vince il campionato. È il giocatore che porta una quindicina di punti da solo. Per il resto tutto possono fare di più, perché in questa prima fase hanno pesato relativamente poco. Correa è più riserva degli altri, ha deciso due partite da solo ma non è un titolarissimo. Spero soprattutto da Zaniolo, è finita la convalescenza ed è giusto aspettarsi di più".

Diversi esuberi in Serie A. C'è qualcuno che può fare la differenza?
"Miranchuk dovrebbe andare al Genoa, Villar è nel mirino dell'Inter e si parla di uno scambio con Vecino, ma se fossi la Roma me lo terrei. Caicedo credo che possa dare molto di più, c'è qualche problema sotto. Caicedo vice-Vlahovic? Dipende da come sta ma sicuramente sì, ma a Genova non ha mai giocato. Meret invece dal punto di vista tecnico è uno dei migliori portieri italiani, non è adattissimo a guidare le difese. Forse non ha ancora la personalità".

Ci può dire i cinque momenti più significativi del 2021?
"La vittoria agli Europei innanzitutto, poi il ritorno di Milano nei piani alti, che è fondamentale per la crescita di tutto il movimento. Poi c'è la Superlega e la sua nascita e fine rapidissima. È stato buttato via con una comunicazione errata. Ho il sospetto che sia tutto stato fatto apposta per farne parlare e non prendere decisioni in quel momento. Poi c'è il caso Salernitana, dove hanno fatto brutta figura tutti, a partire dalla Federazione che ha concesso proroghe per 6 anni. L'ultimo è la nuova povertà del nostro calcio. Abbiamo avuto dei casi straordinari, come Inter, Juventus, Barcellona, al di là delle piccole. I prezzi dei giocatori si sono ridotti di molto, è un momento molto delicato, vedi anche i problemi degli indici di liquidità proprio ora che è alle porte il calciomercato".