Savoldi: "Roma-Bologna? Giallorossi favoriti. Osvaldo? Se ben servito può fare molti gol"

11.09.2012 14:05 di  Claudio Lollobrigida  Twitter:    vedi letture
Fonte: Gazzettagiallorossa.it
Savoldi: "Roma-Bologna? Giallorossi favoriti. Osvaldo? Se ben servito può fare molti gol"
Vocegiallorossa.it
© foto di Balti Touati/PhotoViews

Giuseppe Savoldi, ex centravanti del Bologna, è stato contattato da gazzettagiallorossa.it per esprimere la propria opinione in merito al prossimo match di campionato tra la Roma e la squadra emiliana. Queste le sue parole.

Roma-Bologna. Che partita si aspetta?
“Credo che ci sia solo la Roma, che è una grande squadra con grandi giocatori, mentre il Bologna a livello di organico è nettamente inferiore. Non c’è partita: sarà la Roma a condurla, poi nel calcio può succedere di tutto”.

Chi deciderà la partita?
“Osvaldo è un giocatore che può trovare il gol da un momento all’altro: certo, ne sbaglia parecchi, ma avendo l’opportunità di ricevere tanti palloni, qualcuno può metterlo in porta (l'attaccante sarà squalificato in occasione della partita, ndr). Il Bologna invece, con un giocatore come Diamanti, può essere pericoloso sui calci di punizione”.

Osvaldo?
“Osvaldo splende se gli vengono date tante possibilità: non è il fenomeno che con una invezione può fare gol da solo, deve essere servito, e avendo più assist può fare molti gol. Se giocano per lui, può realizzare dei gol, se gli chiedi di giocare diversamente invece finisce tutto”.



Prandelli ha detto che Osvaldo è un attaccante moderno. E' d'accordo con lui?
“No, non sono d’accordo con Prandelli. Osvaldo è un attaccante che segna solo se servito”.

Pronostico?
“Vincerà la Roma, anche se spero che alla fine il Bologna possa pareggiare con Diamanti”.

Diamanti?
“Lo seguivo quando era a Livorno. Già in serie C, con il mancino da lontano e da vicino, faceva paura. Come tutta la gente estrosa è un po' pazzo, ma io quelli come lui li chiamo i poeti del calcio, che sanno inventare delle rime come nessun altro”.

Totti?
“Dovrebbe essere lasciato libero, perché non puoi ingabbiare la fantasia di un giocatore”.