Repice: "Ecco perché è la Roma ad averci guadagnato nell'affare Romagnoli"
La redazione di Milannews.it ha contattato il noto radiocronista e giornalista di Rai Sport Francesco Repice. Ecci le sue parole.
Perché la squadra di Mihajlovic è così altalenante nel gioco e nei risultati?
"Perché è abbastanza basso il livello tecnico che questa squadra possiede, specie dalla mediana in giù. Solo Montolivo è lucido a centrocampo nel gestire la manovra, gli altri fanno fatica. La squadra di oggi si basa sul portiere, su Bonaventura e pochissimo altro. Questo, unito ad altri fattori, porta a una discontinuità ed una alternanza di risultati. Poi c'è anche un altro problema: se costruisci una squadra che sì e no entrerà in Europa League, facendola passare per una squadra di vertice, è chiaro che crei dei problemi ambientali e per i giocatori difficili da gestire".
Come spiega l’involuzione di Alessio Cerci?
"Ricordo ancora che, quando era nelle giovanili della Roma, veniva chiamato Il Thierry Henry di Valmontone. Questo dà la cifra di quanto ci si aspettasse dal giocatore. Le promesse però, allo stato attuale, non sono state mantenute. E' un giocatore dalle potenzialità enormi, che ha fatto delle ottime stagioni quando è stato allenato da Giampiero Ventura. Il tecnico, del Pisa prima e del Torino dopo, lo riusciva a esaltare sfruttandone le caratteristiche e costruendogli attorno una squadra, il famoso 351Cerci, come lo avevano definito a Torino. Con le altre squadre invece, Atletico, Milan e altre, non è mai esploso. E questo non può essere solo un caso".
Che tipo di giocatore manca a questo Milan per fare il salto di qualità?
"Mancano due mezzali e due terzini veri. Uno di questi poteva essere Davide Calabria. Dal vivo mi fece veramente una grandissima impressione e pensavo si potesse affermare come il terzino destro del Milan del futuro, ma evidentemente anche il ragazzo ha risentito della pressione dell'ambiente e si è involuto".
In vista della sfida tra Roma e Milan un giudizio sull'affare Romagnoli: chi ci ha guadagnato dall’operazione di quest’estate?
"La Roma senza dubbio. Romagnoli non è un giocatore per cui si può sborsare quella cifra. Sono numeri importanti che avrei visto meglio destinati a giocatori con più esperienza e con più possibilità di incidere, a livello italiano ed europeo".