Papaleo: "Sono romanista da quando ho visto Totti agli Europei. Luis Enrique ha cambiato la cultura di una città"

26.02.2012 14:03 di  Greta Faccani   vedi letture
Papaleo: "Sono romanista da quando ho visto Totti agli Europei. Luis Enrique ha cambiato la cultura di una città"
Vocegiallorossa.it
© foto di Marco Iorio/Image Sport

Dopo il recente impegno sul palco del Festival di Sanremo come spalla del conduttore, Gianni Morandi, Rocco Papaleo è stato intervistato da Centro Suono Sport.

"Ho una grande ammirazione per le ragazze azzurre della Pallavolo, perché, per salire agli onori delle cronache sportive, devono vincere Mondiali e Olimpiadi, mentre ai calciatori basta fare un gol in una partita. E poi le pallavoliste sono così belle…Però, è vero, tifo Roma. Da bambino ho simpatizzato per Milan e poi Inter, perché costretto da un bambino prepotente del mio paese. Quindi, ho subìto il fascino di Maradona al Napoli. Ma, agli Europei del 2000 fui folgorato dal genio e dalla sfrontatezza di Francesco Totti: sono diventato romanista, grazie a quel cucchiaio a Van der Sar nella semifinale Italia-Olanda. L’amore per la Roma è poi cresciuto e si è consolidato nel tempo. Del resto, vivendo a Roma da tanti anni, non poteva essere diversamente".



In tempo di scrutini e pagelle, Sabatini ha dato10 a Luis Enrique. Tu che voto daresti al tecnico della Roma? 
"Gli darei un bel 9. Ma, solo perché 10 è la perfezione. Per meritarselo bisogna fare il triplette. Dieci si può dare al Mourinho dell’Inter o al Guardiola del Barcellona. A Luis Enrique darei, comunque, un voto altissimo, perché ha modificato l’assetto culturale di una città. Mi piace la sua filosofia di gioco, il suo calcio propositivo, l’atteggiamento che ha nei confronti dei media. Un bel 9, però, lo darei anche a Sabatini, che ha portato grandi giocatori alla Roma".

Quali sono stati i migliori acquisti della Roma?
"Mi piace molto Pjanic, perché, sebbene abbia solo 21 anni, è già più di una promessa. E poi Borini, che sta esplodendo. E che dire di Heinze? Sembrava un giocatore sul viale del tramonto, invece ha dimostrato di essere ancora valido, diventando una certezza in difesa. Lamela, gran talento, è forse ancora acerbo. Un altro grande acquisto è stato pure Stekelenburg, con lui siamo in buone mani".