Orrico: "Benitez presuntuoso, Garcia mi piace da morire"

04.03.2014 12:02 di  Claudio Lollobrigida  Twitter:    vedi letture
Fonte: Tele Radio Stereo
Orrico: "Benitez presuntuoso, Garcia mi piace da morire"
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Corrado Orrico, ex tecnico dell'Inter, è intervenuto ai microfoni di Tele Radio Stereo. Ecco le sue parole.

Su Benitez:
"Il vero grande limite del Napoli sta nelle carenze organizzative della squadra, figlie di un atteggiamento perennemente sbagliato del suo allenatore, Benitez, che sotto il profilo calcistico, senza girarci attorno, ritengo sia presuntuoso perché non si mette mai in discussione. Ha un modulo tattico antico di una decina di anni, ha vinto a inizio carriera e da quel momento ha deciso di non prendere mai più in esame accorgimenti, modifiche da apportare alle sue squadre. Ed è ciò che accade anche al Napoli, che ha lasciato per strada punti che rimpiangerà, perché oltre ad aver abbandonato prestissimo l'idea di contendere lo scudetto alla Juventus, sta perdendo il secondo posto e deve guardarsi dalla Fiorentina per il terzo. A Napoli dovrebbero aiutarlo a capire che aggiornandosi farebbe un favore a se stesso e alla squadra".

Su Conte:
"Se lasciasse la Juventus e trovasse in Europa un club organizzato come quello bianconero, in grado di supportarlo, continuerebbe a vincere. Perché ha una grande dote, quella di curare ogni minimo dettaglio, di essere quasi maniacale nel lavoro quotidiano, con una rabbia agonistica, una voglia di migliorarsi e far migliorare la propria squadra lodevole".

Su Mazzarri:
"E' inadeguato alla piazza interista, a volte eccessivamente sofisticata e pretenziosa. Ciò non significa che Walter non sia bravo, anzi. Ma per caratteristiche lo definisco provinciale, uno che ha bisogno di una piazza diversa da quella interista, che si caratterizza in modo tale da avere bisogno di un allenatore diverso".

Su Garcia:
"Mi piace da morire, è arrivato nel mondo del calcio con una umiltà unica e per questo, mettendosi in discussione, entrando nel tessuto del calcio italiano, ha capito subito come si arriva alla gloria, rendendo oltretutto la Roma una squadra spettacolare, divertente ma pratica, con equilibrio".