Nevio Scala: "Situazione difficile per il Parma, la Roma ne approfitterà"
Nevio Scala, ex allenatore del Parma con un passato da giocatore tra le fila della Roma, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Rete Sport. Queste le sue parole in merito al momento complicato che sta vivendo la società emiliana: “Una storia veramente molto triste e avvilente, non riesco a spiegarmi questa confusione che esiste in questa società e che porterà il Parma ad un ridimensionamento. Speriamo di poter gioire e riprendere dalla Serie B. E' una situazione che mi coinvolgerebbe perché Parma è una mia creatura, ho vissuto anni straordinari. Sarebbe triste vederla sparire dal calcio che conta. Per quanto riguarda l'estromissione del Parma dall'Europa League, Ghirardi mi ha detto in privato cose che non posso ripetere in radio. Probabilmente con quella competizione avrebbe incassato dei soldi che avrebbero potuto coprire alcuni problemi. Qualcosa di poco chiaro è successo ma non solo il Parma si trova in una situazione pesante. Non dico solo per incapacità dei dirigenti ma per come si è affrontato il calcio negli ultimi anni. E lì c'è anche la responsabilità dei dirigenti della Lega Calcio”. Per quanto riguarda il prossimo match della Roma, proprio contro il Parma, ha detto: “Il risultato è scritto perché il Parma è una squadra molto nervosa, sta vivendo problemi di altra natura, difficilmente il Parma uscirà da questa situazione con serenità e la Roma ne approfitterà. Il Parma non ha mai dato impressione di impensierire l'avversario di turno, la Roma non si farà sfuggire l'occasione”. L'ex tecnico ha anche analizzato la situazione più generale del club giallorosso, facendo riferimento anche alla preparazione atletica: “Non mi aspettavo la Roma così distante dalla Juventus, non mi aspettavo che i bianconeri avrebbero ripetuto una stagione così importante e quindi pensavo che la Roma approfittasse. Ma gli infortuni e l'assenza di Gervinho, che è un'assenza importante, hanno portato a questi 7 punti che, ad una squadra in salute come la Juve, sono difficili da recuperare. In più c'è solo la Roma che contrasta la Juve ed è ancora più difficile per i giallorossi. Garcia? Non lo conosco personalmente, ho una simpatia particolare, una stima importante. Persona preparata e equilibrata, lui è stato anche sfortunato.
Rudi Garcia è un modello da seguire, dice le cose come sono, non vende fumo. Analizza tutto con serietà e una persona di una certa cultura. Auguro a lui e alla Roma di arrivare spero a questo scudetto che Roma si aspetta. Non so se Rudi resterà a lungo a Roma perché ci sono molte sirene intorno a lui. La preparazione è fondamentale: il problema del calcio oggi è questo. Ai tempi del Parma preparavamo per settimane la muscolatura dei giocatori. Oggi dopo 4 giorni volano ovunque con preparazioni qualunquistiche e gli sforzi poi si pagano. Queste sono le cause principali e dovranno pensare di cambiare qualcosa. Questo calcio, molto dettato da problemi economici, dovrà tornare a capire che la preparazione ha la sua importanza”. Infine, l'allenatore veneto ha svelato un retroscena su una sua possibile passata panchina nella capitale: “Mi hanno telefonato da Roma: "Mister, c'è bisogno di lei. C'è un po' di confusione nello spogliatoio, stanno litigando". Io dissi: "Io sono pronto, non posso rifiutare la Roma.". Ma poi la squadra ha vinto e Ranieri aveva ripreso a vincere fino a che hanno deciso di risolvere i problemi con Montella. Ma rimango tifoso romanista perché ho debuttato in Serie A, la maglia la custodisco, ho molti amici a Roma. Per me non posso dimenticare. Roma per me è stata la squadra che mi ha dato i natali e faccio i tifo della Roma non esagerata ma la seguo con grande affetto. Spero che raggiunga presto i suoi obiettivi”.