Moscardelli: "Il giorno dell'addio di Totti ho pianto. De Rossi mi ha dato del matto per il tatuaggio"
Davide Moscardelli, attaccante e capitano del Pisa, che non ha mai nascosto di essere un grande tifoso della Roma, ha rilasciato un’intervista a gazzetta.it raccontando il legame con il club giallorosso. Di seguito le sue parole:
Che rapporto hai con Totti?
"In campo ci siamo affrontati. Nella prima volta lui non era neanche entrato ed io avevo segnato, in un Chievo-Roma 2-2. Al ritorno invece la Roma ha vinto 2-0, con una sua doppietta e in quell’occasione esibì la maglia “Scusate il ritardo”, perché era un po’ che non segnava. Mi sono visto quella scena in diretta, magari in quel momento mi ha fatto un po’ meno piacere perché era contro di noi, ma ero contento per lui".
Il giorno del suo addio ti è scesa qualche lacrima?
"Più di qualche (ride, ndr). Vedevo molti ragazzi giovani che piangevano e pensavo a loro che il vero Totti, quello dei primi anni, non l’hanno visto, perché erano ancora troppo piccoli. Però questo dimostra cosa ha significato Totti a Roma e per la Roma".
Con De Rossi che rapporto hai?
"Ho un rapporto normale, non lo conosco benissimo, ma sa che stima ho per lui, sa che sono romanista come lui e quelle poche volte che ci siamo incontrati abbiamo avuto sempre affetto reciproco. Il tatuaggio l’ho fatto quando non gli hanno rinnovato il contratto con la Roma, era una idea che avevo da molto. So che gli ha fatto piacere, anche se mi ha dato del matto".
Quando la Roma vinse lo Scudetto nel 2001, dove e come hai festeggiato?
"Io giocavo nel Guidonia e stavamo per vincere il Torneo d’Eccellenza. Quel giorno giocavo alle 11 di mattina, quindi perfetto perché finita la partita mio padre mi ha portato allo stadio, ho visto la partita (Roma-Parma, ndr) con gli amici e ho vissuto al meglio quella giornata. La festa al Circo Massimo me la sono fatta dalle 9 di mattina alla fine dell’evento. Per fortuna ero giovane, adesso non ce la farei (ride, ndr)".