Menez, la rinascita di un campione mai affermato

14.04.2010 20:39 di  Emanuele Melfi   vedi letture
Fonte: VoceGiallorossa.it
Menez, la rinascita di un campione mai affermato
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© foto di Alberto Fornasari

Dopo un primo anno di ambientamento considerato da tutti fallimentare - come del resto quello di tutta la Roma - la stagione di Jeremy Menez era partita con buoni propositi: affermarsi e consacrarsi. D'altronde sono tutti concordi nell'affermare che la classe cristallina del francese è inferiore solo a pochissimi calciatori al mondo. E, in effetti, l'inizio della stagione 2009/2010 è stato promettente: complici anche gli infortuni di Baptista, Vucinic e Taddei il giallorosso era riuscito a trovare continuità. Titolare nelle quattro gare giocate ad agosto: in campionato nella sconfitta di Genova, in quella dell'Olimpico con la Juventus, e in Europa League nei due match finiti entrambi 7-1 (a Gent e in casa contro il Kosice).

L'inizio del rapporto con Ranieri non è stato certo tutto rose e fiori, anzi. Con l'arrivo dell'allenatore romano il minutaggio a disposizione del piccolo francese - sia in campionato che in Europa League - è calato vertiginosamente. Il mister ha sempre creduto nelle sue qualità tecniche ma nelle diverse conferenze stampa non ha mai mancato occasione per sottolineare come alcuni calciatori abbiano bisogno del 'bastone e della carota'. Menez, evidentemente, è uno di quelli. Dopo la gara di Cagliari poi, dove Menez è stato il protagonista negativo del pareggio in extremis dei sardi, l'allenatore romanista ha ammesso: "Quando gioca dall'inizio è motivato, quando entra in corsa no. La mia colpa è stata di non averlo capito subito. A Cagliari non ha dato quello che mi aspettavo, per questo oggi non l'ho convocato". Siamo alla vigilia di Roma-Chievo e Luca Toni è appena arrivato dal mercato di gennaio. Il rapporto tra il francesino e Ranieri sembra definitivamente chiuso. Sembra. Il clima e lo spettro della cessione che aleggia intorno a Menez inizia a farsi pesante: il giocatore sembra veramente sul punto di partire. E' lo stesso Ranieri ad aprire le porte ad una possibile cessione: "Se arriva un'offerta per un giocatore andrà valutata, io posso dare il benestare. Voglio giocatori che sentano il progetto e che diano tutto per questo". Parole taglienti, chiare.

Eppure, la rinascita del giallorosso è proprio dietro l'angolo. Da parecchie partite a questa parte infatti, Menez sembra un altro calciatore: rincorre l'avversario - in alcuni casi commette falli inutili per eccesso di foga - contrasta e in campo si fa sentire sia quantitativamente che qualitativamente. Il suo estro e la fortuna di poter giocare insieme a campioni del calibro di Totti, Toni e Vucinic fanno il resto. Come dicevamo prima, le sue innate qualità rendono facili anche le giocate più difficili: il calciatore sembra essersi messo completamente a disposizione della squadra e di Ranieri. Nelle ultime gare di campionato con Livorno, Udinese, Bologna, Inter, Bari e Atalanta, il francese è rimasto fuori solo nella vittoriosa trasferta del San Nicola, segno evidente che qualcosa è profondamente cambiato nel rapporto Menez-Ranieri. Ora c'è il derby e il tecnico romano sembra orientato di nuovo ad affidare una maglia da titolare al numero 94.