Malagò: "Vorrei vedere Totti alzare la Champions League nel 2015"
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha parlato di diversi argomenti nella nuova trasmissione di Sport Uno "48 minuti", in partenza stasera alle 18:00
Sugli stadi: "Sono ottimista, mi sto prodigando, confido in Letta. Questa legge è una delle poche possibilità per far ripartire il paese creando posti di lavoro. Sarebbe da pazzi non sfruttare questa occasione. Quando le cose non si riescono a fare è perché c'è sempre qualcuno che esagera da una parte e dall'altra. Il Coni non ha poteri, può solo mediare tra le due anime, quella integralista e quella speculativa, tenendo conto di rispetti e vincoli di tutto il contesto e soprattutto la sostenibilità economica delle opere. Perché è una legge per tutto lo sport italiano, non solo per il calcio. I nuovi stadi non bastano per colmare il gap con Inghilterra, Germania e Spagna. Ma bisogna ripartire da qualcosa".
Su razzismo e doping: "Tolleranza zero assoluta, ma deve pagare chi sbaglia. Nel doping si colpisce l’atleta che sbaglia, qui finiscono per pagare più le società e le persone perbene e questa non mi sembra una bella cosa. Sto lavorando per annunciare una riforma della Giustizia Sportiva che presenterò entro la fine dell’anno, perché se ne sente la necessità e perché c’è bisogno di fare un po’ di ordine. Anche sui vari gradi di giudizio della Giustizia Sportiva".
Su una scelta tra Totti che alza la Champions League nel 2015 o la Pellegrini che canta l’inno nazionale sul podio olimpico a Rio 2016. “Totti perché arriva prima e quindi non mi preclude l’altra possibilità. Perché non mi pongo limiti e non posso scegliere tra due grandi amori come la Roma e L’Aniene”.