Lotito: "Gli scontri di Campo de' Fiori legati a fatti riguardanti tifosi della Roma"

Intervenuto all'emittente radiofonica Lazio Style Radio, il presidente dei biancocelesti Claudio Lotito, è tornato ad affrontare l'argomento relativo all'aggressione ai danni dei tifosi inglesi del Tottenham a Campo De' Fiori, alla vigilia del match di Europa League tra le due squadre:

"I media dovrebbero informarsi quando divulgano certe cose perché possono causare danni, anche irreparabili, sia a livello d’immagine che economico. E’ un problema deontologico. Non vedo perché bisogna sempre additare la tifoseria laziale con epiteti come “fascisti e razzisti”. L’atteggiamento della tifoseria biancoceleste è cambiato e lo hanno dimostrato in questi ultimi tempi. Questi sono fatti che non sono legati alla tifoseria, ma a un singolo che non può diventare emblema della tifoseria intera. Gli atteggiamenti e i comportamenti, poi, non erano supportati da motivazioni sportive, ma da problemi di rivalsa per fatti accaduti precedentemente, a Londra, nei confronti dei tifosi della Roma ed è questo che sta emergendo dalle indagini”.

Sugli striscioni antisemiti apparsi in curva.
“Si cerca sempre di gettare fango sulla Lazio e parlo non solo della società, ma anche della tifoseria che ha sempre cercato di dissociarsi da espressioni razziste. Su uno striscione c’era scritto “Palestina Libera”, striscione apparso anche nella gara Roma-Torino, ma lì non ho sentito molti parlarne. Non vedo razzismo, ma solo una posizione e un convincimento personale che, comunque, dovrebbe prescindere dal contesto sportivo. Nelle curve si deve evitare di prendere posizioni politiche e rimanere sempre nell’ambito sportivo”.