Julio Sergio: da gregario a fenomeno

19.04.2010 14:30 di  Massimo De Caridi   vedi letture
Fonte: Vocegiallorossa
Julio Sergio: da gregario a fenomeno
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico De Luca

18 Aprile 2010: derby della capitale, decisivo per il campionato romanista. E’ il 1’ del secondo tempo: rigore per la Lazio. I biancocelesti già in vantaggio per 1-0 e con la possibilità di mettere il risultato in cassaforte. Sul dischetto si presenta Sergio Floccari, convinto di segnare, ma non ha fatto i conti con Julio Sergio. Bertagnoli respinge il tiro centrale dell’attaccante di Vibo Valentia e dà una carica infinita a compagni e tifosi giallorossi, che trovano prima il pareggio grazie ad un penalty procurato da Taddei e trasformato da Vucinic e poi il raddoppio su una potentissima punizione tirata dallo stesso montenegrino. La storia del portiere brasiliano con la maglia della Roma comincia nell’estate del 2006, quando viene prelevato a parametro zero dall’America SP, squadra brasiliana. Sotto la guida di Spalletti e del suo staff non ha spazio e per 3 anni farà quasi sempre tribuna e raramente andrà in panchina. I tifosi della Roma se lo ricorderanno per un’amichevole a Leverkusen persa per 2-0 e nulla più. Il mister di Certaldo un giorno, in conferenza stampa, lo definì “ il miglior terzo portiere del mondo”. Molte volte, Julio Sergio ha confidato di voler rimanere sino alla scadenza del contratto ( giugno 2010), in attesa di una chiamata per poter dimostrare ad allenatore e tifosi che lui era ed è qualcosa in più di un ottimo terzo portiere. L’occasione arriva alla seconda giornata di questo campionato. L’infortunio di Doni ha messo fuori gioco il numero 32 ed Artur non si è rivelato un portiere adatto alle esigenze della squadra. E’ l’ultima gara di Spalletti sulla panchina romanista, che poi si dimetterà e la Roma perde in casa 1-3 contro la Juventus di Diego e Felipe Melo, autori dei gol bianconeri. L’unica nota positiva di quella gara è data proprio da questo portiere a caccia di rivincite. La Roma in questa stagione ha vinto 21 incontri ed in 19 circostanze a difendere la porta romanista vi era proprio Bertagnoli, che di partite quest’anno ne ha disputate 26 subendo 25 dei 37 gol incassati dalla retroguardia romanista. Con l’arrivo di Claudio Ranieri le cose, infatti, sono molto cambiate. Piano piano ha preso fiducia ed è entrato nel cuore della gente. L’amore con i tifosi è sbocciato nel derby d’andata.

Prima della rete della vittoria firmata Marco Cassetti, il numero 27 giallorosso si esibisce in una parata tanto spettacolare quanto salva-risultato su un tiro da breve distanza di Stefano Mauri. Di lì in avanti compie molti interventi che aiutano la Roma a scalare posizioni in classifica ed uno dei migliori portieri della storia del calcio quale Angelo Peruzzi, ne riscontra delle somiglianze. A proposito di portieri che hanno avuto un ruolo importante nel passato romanista, possiamo ricordare Tancredi ed Antonioli. Cos’hanno in comune questi 3 portieri? Semplice, tutti e tre hanno parato un rigore decisivo contro la Lazio sotto la Curva Nord. L’attuale preparatore dei portieri dell’Inghilterra di Fabio Capello parò un rigore a Bruno Giordano, il numero 1 del terzo titolo giallorosso lo parò a Sinisa Mihajlovic nei minuti finali di un Lazio-Roma terminato 2-2 ed impedendo così ai biancocelesti di vincere quel derby; nell’ultima stracittadina Julio Sergio ha compiuto la stessa prodezza. Gli altri 2 portieri hanno in comune tra loro anche quello di esser stati i titolari del secondo e terzo tricolore. Chissà che anche il buon Bertagnoli...