Il cognato di Osimhen: "Mi deve 500mila dollari, gli chiedo di rispondermi. Lui influenza la polizia, così ha fatto arrestare mia moglie"
"Osimhen mi deve più di 500.000 dollari". Osita Okolo non le manda certo a dire dopo l'arresto in Nigeria di sua moglie Easter, nonché sorella di Victor Osimhen, e la denuncia presentata ai danni dell'attaccante del Napoli per il mancato pagamento di una commissione risalente all'estate 2020. È stato proprio l'ex membro dell'entourage di Osimhen a contattare telefonicamente TuttoMercatoWeb.com per raccontare la sua versione dei fatti.
"Ho sposato la sorella di Osimhen nel 2019 e ricordo che fu il calciatore stesso a chiedermi di iniziare a lavorare per lui, di diventare il suo personal manager. Il 31 luglio 2020 è arrivato il trasferimento ufficiale dal Lille al Napoli. Non fui io a chiudere direttamente quest'operazione, ma dapprima ci lavorò il suo ex agente William D'Avila con la DW Sports Management. Il Signor D'Avila mi pagò una cifra superiore ai 500.000 dollari in qualità di commissione, soldi dei quali posso testimoniare l'incasso con documenti ufficiali. Osimhen mi ha richiesto in prestito quei soldi poco dopo. Siamo una famiglia, mia moglie è sua sorella, e non vedevo perché non darglieli. Peccato però che non me l'abbia mai più resi... Per questo l'ho denunciato: io rivoglio solo i miei soldi, la commissione che mi fu pagata da D'Avila prima che Osimhen cambiasse agente".
Sull'arresto di sua moglie, Osita Okolo ha infine aggiunto: "Osimhen adesso è molto ricco e ha quindi grande influenza sulla polizia locale. Ha mandato le forze dell'ordine a casa mia per prelevare mia moglie, che è ancora sotto custodia. Vi rendete conto? L'hanno accusata di aver ricattato il giocatore, ma la realtà è che lei non ha neanche il suo numero di telefono. Easter e Osimhen non si parlano da anni, lei gli ha solo detto attraverso i social media di restituire i soldi che deve a suo cognato. Ho paura per l'incolumità mia e della mia famiglia, chiedo solamente a Victor di rendermi ciò che mi deve. Qualcosa che ho guadagnato lavorando. E spero che dopo questa intervista lui possa dare una risposta pubblica".