IcePrinsipe: "Nelle giovanili della Roma sono cresciuto caratterialmente. Gli eSports richiedono tanto allenamento"

29.11.2017 19:02 di  Gabriele Chiocchio  Twitter:    vedi letture
Fonte: gianlucadimarzio.com
IcePrinsipe: "Nelle giovanili della Roma sono cresciuto caratterialmente. Gli eSports richiedono tanto allenamento"

Daniele "IcePrinsipe" Paolucci, pro player di FIFA18, si è raccontato a gianlucadimarzio.com: “Ho giocato per tre anni nelle giovanili della Roma, ho dei bellissimi ricordi. Con me giocava anche Lorenzo Pellegrini che sento tuttora”.

Sull'avvicinamento al mondo videoludico.
“Mi sono avvicinato al mondo dei videogiochi professionistici circa tre anni fa quasi per caso, sinceramente non mi aspettavo una scalata del genere. Fino a poco tempo fa Fifa era solo un hobby, ora è il mio lavoro. Sono sempre stato un appassionato di videogiochi, ho iniziato con la Playstation 1 con Bugs Bunny e qualsiasi gioco sportivo mi capitasse sottomano. All’epoca dedicavo molto tempo ai videogiochi, ora paradossalmente gioco di meno. Mia mamma? Da piccolo a volte mi sgridava, ora è la mia prima sostenitrice. Insieme a mio padre sono stati incollati al telefono per sostenermi durante l’Europeo e il Mondiale".

Sul professionismo.
"È un dono, un po’ come Messi, che è nato per essere un grande calciatore. Per alimentare questo potenziale è però necessario tanto allenamento. Il mio consiste nello sfidare i giocatori stranieri più forti un paio d’ore al giorno. In questo modo capisco i miei limiti e lavoro per colmarli. Gli eSports non riducono la vita sociale, io faccio sport, esco con gli amici, insomma conduco una vita normale per un ragazzo della mia età".

Sull'esperienza nelle giovanili della Roma.
“Mi ricordo molti viaggi, molti tornei. Già a quei livelli ci trattavano come veri professionisti. Quell’esperienza mi ha aiutato a crescere molto anche da punto di vista caratteriale. 

Qual è il segreto per rimanere ai vertici di FIFA?
“La difesa, bisogna anticipare le mosse dell’avversario. E bisogna essere bravi davanti al portiere".

Sul suo nickname.
“L’ho scelto perché mi piace da sempre il prinsipe Milito dell’Inter. Ice è venuto dopo, quando in molti hanno iniziato a dirmi che mantenevo sempre la tranquillità durante le partite”.

Sul prossimo mondiale.
“L’obiettivo è quello di vincerlo”