Garzya: "Manca un centravanti alla Roma, Abraham indietro". AUDIO!

06.11.2021 05:00 di  Danilo Budite  Twitter:    vedi letture
Garzya: "Manca un centravanti alla Roma, Abraham indietro". AUDIO!
Vocegiallorossa.it

L'allenatore ed ex difensore Luigi Garzya è intervenuto a Stadio Aperto, trasmissione pomeridiana di TMW Radio, parlando di vari temi, a cominciare dalle difficoltà della Roma: "Hanno preso otto gol da una squadra norvegese, che è comunque una buona squadra. È una fase particolare quella della Roma, hanno giocato sempre gli stessi, li vedo affaticati, stanno subendo. Non so se i ricambi siano all'altezza, la rosa è quella che è. Molti sono fuori forma, le alternative potrebbero esserci, ma Mourinho si è fossilizzato con i suoi undici".

Potrebbe essere pericolosa questa gestione dell'allenatore portoghese?
"La società interverrà sicuramente, ma a gennaio di certo non cambierà mezza squadra. Solo per una partita, li ha bruciati, si è dato una zappa sui piedi facendo quelle dichiarazioni. La rosa non è scarsa. è stata una gestione portata avanti male dall'allenatore".

Quale potrebbe essere l'impellenza per il mercato di gennaio?
"Il capocannoniere della Roma è Pellegrini, seguito da El Shaarawy che non è mai titolare. Manca un centravanti, Abraham non ha ancora dimostrato il suo valore, Mkhitaryan sta attraversando un periodo difficile, Zaniolo non è ancora al cento per cento. Se vuoi ambire alla Champions bisogna portare giocatori in tutti i reparti perché, alla fine, la differenza la fa la squadra. In questo momento non mi sembra una squadra che possa raggiungere la Champions".

Bisogna avere pazienza con Zaniolo?
"Ha avuto un doppio infortunio grave, sfiderei chiunque. Ha alternato buone prestazioni, il suo rientro non è stato negativo, ma da lui ci si aspetta sempre il massimo. Bisogna dargli tempo, ha avuto la forza psicologica, oltre che fisica, di rialzarsi. Roma è una piazza dove la pazienza non esiste, vogliono tutto e subito".

Pazienza che invece c'è a Sassuolo
"La maggior parte dei giovani vengono da lì, ma c'è un ambiente diverso". 

Il Torino è in crescita con Juric
"È l'ideale, ho sempre pensato che potesse esserlo per il Torino. Le sue squadre giocano bene e non possono avere alibi. Juric sceglie i suoi calciatori, per il suo calcio ha bisogno di determinati calciatori. Il problema del Toro è la piazza perché non c'è grosso feeling fra tifoseria e presidente, e questo alla lunga ha sempre pesato, nonostante abbia sempre costruito buone squadre. Il modo di giocare di Juric rispecchia lo spirito Toro e Cairo è costretto ad accontentarlo".

Ha lavorato a lungo con diversi giovani, l'ha sorpresa la velocità con cui Di Marco si è imposto all'Inter?
"Ha molta personalità, come Barella. Sono sempre migliorati e la loro forza è quella di migliorare continuamente, è la loro peculiarità. Più si ha voglia di migliorare, più si diventa forti".

Ha sentito Moriero recentemente?
"Credo neanche lui sapesse dell'esistenza della Nazionale delle Maldive. Gli faccio un grosso in bocca al lupo, se lo merita".

Come giudica l'inizio di stagione del Bari?
"Il Bari è stato costruito per vincere, ha l'organico più forte, la panchina più lunga, ci sono praticamente venti titolari, giocano in uno stadio dove la gente c'è sempre, ventimila tifosi in Lega Pro. Non hanno un alibi i giocatori, sanno che devono vincere questo campionato perché non c'è una squadra che possa impensierirli. Sono convintissimo che andrà in B".