Espresso, Turano: "C'è un problema nella gestione di una cordata, il calcio è una monarchia"

06.03.2012 17:46 di  Redazione Vocegiallorossa   vedi letture
Fonte: Radio Ies - "A Tutto Campo"
Espresso, Turano: "C'è un problema nella gestione di una cordata, il calcio è una monarchia"
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© foto di Alberto Fornasari

Gianfrancesco Turano, giornalista de L'Espresso, è intervenuto in diretta ad A Tutto Campo, Radio IES. Queste le sue parole:

"Ho scritto questo articolo perché mi sembra evidente che questo sia il momento di iniziare a dire delle cose e ho ricevuto moltissimi commenti insultanti. La Roma viene vissuta come una fede e io da giornalista mi sono limitato a criticare quello che vedo. Sostengo dall'inizio che ci sia un problema nella gestione della società, una cordata, cioè con più soci, un modello americano che in Italia non ha mai funzionato, ricorderete per esempio la coppia Sensi-Ciarrapico. Il calcio è una monarchia in cui bisogna chiarire con chiarezza chi comanda fin da subito. Il Real e il Barcellona sono dei giganti e se falliscono sono i loro presidenti a subirne le conseguenze. La Mazzoleni era direttrice finanziaria con la Sensi e se ci metti 7-8 mesi a sostituire una persona del genere mi sembra evidente che ci sia un problema di fondo. Noto delle divergenze tra i rapporti di Unicredit con gli americani: la banca non sapeva neanche che la Mazzoleni sarebbe stata allontanata."

Nell'articolo si parla di un'esasperazione del gruppo nei confronti del tecnico.
"In serie A il problema è sempre lo stesso, chi vince ha ragione e chi perde ha torto. Ma se la Roma è in questa posizione di classifica non c'è da meravigliarsi, può succedere di sbagliare la metà degli acquisti cercando di fare una rivoluzione. Ciò che differenzia il campionato italiano dagli altri è il livello di preparazione degli allenatori, è legittimo che Luis Enrique abbia molti problemi".

Su Baldini.
"Franco è un personaggio con grande carisma che si è meritato tutto attraverso i successi sportivi e la sua opposizione a calciopoli. I calciatori di tutto questo recepiscono poco perché molti di loro arrivano da altri Paesi e non sanno neanche chi siano Giraudo e Moggi. Quello che è importante credo sia il rapporto che i calciatori hanno con l'allenatore. Ma qual è il progetto? Deve avere un architetto chiaro e definito, non credo in progetti con più architetti".