Delio Rossi: "Non sono mai stato vicino alla Roma. Lamela è il loro migliore acquisto"

Delio Rossi, ex allenatore del Palermo, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport:

Mister, è vero che in estate è stato vicino alla Roma?
"No. Non mi sono mai proposto, né qualcuno mi ha mai chiamato".

C’è chi è pronto a sostenere che lei fosse la scelta di Sabatini, mentre Luis Enrique quella di Baldini…
"Non mi risulta. Walter non lo sento da tempo. Anche per non metterlo in difficoltà".

Ha giocato più volte il derby di Roma, la preoccupava più l’aspetto psicologico o quello tecnico della gara?
"Quello psicologico. A Roma il derby dura tutto l’anno: non è una partita come le altre".

Tanti tifosi romanisti hanno espresso un giudizio negativo sul suo arrivo non per il famoso “bagno nella fontana”, ma per la storia delle intercettazioni telefoniche?
"Ho già pagato, perché non ho voluto cercare un compromesso. Allegri è stato squalificato per il calcio scommesse, ma nessuno ne parla. Posso essere un cattivo allenatore, ma sicuramente sono una persona onesta".

Meglio il mercato giovane della Roma o quello dei grandi nomi della Lazio?
"Quando lavori con i ragazzi devi saperli aspettare: a volte le cose vanno bene, altre volte no. La Lazio è una squadra costruita per affermarsi nel presente, mentre la Roma ha dovuto svecchiare la rosa. La strategia la fa la società, poi l’allenatore deve adeguarsi. Il progetto Roma è intrigante, non so se l’ambiente è pronto ad accoglierlo".

Nella sua squadra, Totti che ruolo avrebbe?
"Totti è la Roma, se non si parte da questo presupposto c’è un problema. Totti deve essere coinvolto nel progetto. Oppure essere chiari e dirgli che non serve".

Suo figlio Dario è nello staff di Walter Sabatini. Collabora anche con la Roma?
"Non ha rapporti diretti con la Roma. Segue le direttive di Walter e poi fa un resoconto".

Degli acquisti che ha fatto la Roma, quale le piace di più?
"Lamela. Ha qualità anche se andrà aspettato. Anche Gago e Pjanic sono giocatori importanti. Poi Kjaer: è il difensore più forte che abbia mai allenato. Deve lavorare sulla concentrazione, perché spesso durante la gara si distrae, cullandosi sugli allori".