Delfino: "La Roma non esce facilmente dai momenti delicati. Sono comunque ottimista per Luis Enrique"
Giulio Delfino, radiocronista di RadioRai, è intervenuto a ReteSport per parlare della partita di sabato tra Inter e Roma e più in generale della situazione dei giallorossi: "Chi perde sabato si ritroverà penultima in classifica, e temo la predestinata sia la Roma. E' giusto pensarci perché la Roma dai momenti delicati non esce facilmente; le premesse non sono buone, però speriamo che la squadra tiri fuori gli attributi e dia il senso che deve al proprio gioco. Il problema è che nel calcio devi fare gol, se hai attaccanti bravi ma non fai gol hai un problema. E' presto, bisogna lasciare a Luis Enrique il tempo per lavorare. Gli uomini li ha, forse anche troppi; bisogna girare la clessidra e cominciare a vincere. La stagione della Roma è come quella della Ferrari. Se parti tardi mentre gli altri hanno già basi solide, hai grosse difficoltà a metterti a pari.
La Roma può solo migliorare al contrario dell'Inter, ma al tempo stesso lo deve fare celermente perché se fai come l'anno scorso poi subentra il fattore del morale. Roma ed Inter hanno due situazioni diverse, mentre i milanesi hanno il problema di non riuscire a dimenticare Mourinho (ed è forse un problema peggiore) e mostrano un problema tattico col 3-4-3 di Gasperini. La Roma è un cantiere aperto, però i giocatori stanno provando a seguire il tecnico, solo lui deve trovare gli uomini giusti per ogni ruolo, infatti ha provato diverse formazioni ma forse non ha trovato quella giusta. La pazienza è giusta anche perché non ci sono aspettative, la Roma difficilmente entrerà tra le prime tre. Bisogna solo lavorare per ripartire l'anno prossimo con gli errori corretti, mercato compreso, che a me non è piaciuto assolutamente, soprattutto in uscita con Vucinic e Mexes. Su Osvaldo spero di sbagliarmi, ma non mi sembra che sia un giocatore che possa cambiare l'attacco della Roma, oltretutto con Totti e Borriello presenti in organico; credo molto di più in Borini. Luis Enrique? Ovviamente per ora non vi saranno cambiamenti, ma tra due o tre mesi la situazione potrebbe diventare esplosiva; io sono ottimista in ogni caso".