Dal 1° luglio prova tv per condotta discriminatoria
Un cambiamento importante, destinato a cambiare nettamente le decisioni su casistiche di insulti discriminatori sul rettangolo di gioco. Secondo quanto appreso da Tuttomercatoweb.com, dal 1 luglio della prossima stagione verrà utilizzata la prova televisiva anche per episodi di offese di carattere discriminatorio per razza, etnia, religione e sesso. Una decisione che cambierà dunque decisioni su episodi come sarebbe potuto eventualmente anche accadere anche in quello intercorso tra Daniele De Rossi e Mario Mandzukic.
Stefano Palazzi, infatti, non ha ricevuto dalla Procura Federale la segnalazione delle immagini dell'offesa ("zingaro di merda", ndr) del centrocampista alla punta della Juventus, poiché questa, se non rilevata dall'arbitro, non è situazione che riguarda le competenze della Procura.
Dal prossimo 1° luglio, però, verrà introdotta la prova televisiva anche per episodi simili coi calciatori che rischieranno, in caso di rilevamento di condotta discriminatoria e non di dichiarazioni lesive, anche 10 giornate di squalifica. Per gli altri tesserati, come accaduto per esempio nel caso di Maurizio Sarri con Roberto Mancini, la squalifica resta sempre di 4 mesi.