Consegnato a Totti il testo del discorso del Mortadella

13.05.2011 16:31 di  Pascal Desiato   vedi letture
Fonte: OroePorpora
Consegnato a Totti il testo del discorso del Mortadella
Vocegiallorossa.it
© foto di Alberto Fornasari

OroePorpora - Questa mattina una piccola delegazione di tifosi si è recata a Trigoria per consegnare a Francesco Totti il foglio con il discorso tenuto da Fabrizio Carroccia nell'intervallo di Roma-Cagliari dello scorso campionato.

Mortadella, questo il soprannome del celebre tifoso scomparso di recente, era un caro amico del capitano romanista, di tanti altri calciatori e personaggi legati alla Roma ed era una figura di spicco della tifoseria romanista.
Da notare la simpatica t-shirt di Francesco Totti con la scritta "La vita è bella ma è più bella la bella vita". E se lo dice lui...

Questo il testo del discorso:
"A seguito di campagne persecutorie e complotti infamanti nei confronti della mia Roma, della mia città e del mio unico capitano Francesco Totti, il sottoscritto Fabrizio Carroccia Mortadella dichiara quanto segue:
punto A) La nostra squadra è indiscutibilmente campione morale di questo campionato e pertanto seguiranno opportuni festeggiamenti che si perpetueranno per diversi giorni.
punto B) La città che abitiamo è la più bella del mondo e quel pescivendolo di baccalà che si chiama Mourinho è indegno anche soltanto di pronunciare il nome di Roma e di profanare la nostra storia millenaria.
punto C) Francesco Totti è la nostra bandiera, il nostro gladiatore, la nostra storia, siamo fieri che lui ci rappresenti nelle forme e nei modi con cui si è espresso mercoledì scorso per difendere orgogliosamente i colori della nostra città. A lui si unisce tutta la Roma GialloRossa, indignata dalle offese e dagli insulti proferiti da imbrattacarte, macachi, politicanti, veline e presidenti di questa repubblica delle banane.
Voglio aggiungere e precisare che taluni atteggiamenti provocatori rivolti da un particolare giocatore interista di origini rumene verso il settore dello stadio che solitamente io occupo, sono stati evidentemente determinati da personali risentimenti di ordine sentimentale, giacchè ho più volte frequentato in modo cosiddetto confidenziale sua moglie...
Concludo invitando le mie fedelissime indomiti legioni Romane a invadere la città di Verona per sostenere i nostri ragazzi, oppure di raggiungere le quiete contrade di Siena per affiancare il nostro amico e leale tifoso Massimo Mezzaroma e così, impedire al nemico longobardo di compiere l'infame scempio sportivo che stiamo passivamente subendo. Punto. Popolo de Roma, seguimi!".