Cesari: " Voto agli arbitri dopo 12 giornate? Un bel 4"
L'ex arbitro ed ora commentatore di Mediaset, Graziano Cesari, ha commentato le direzioni arbitrali della 12a giornata di campionato e quelle in generale di questa stagione.
“Questa giornata di Campionato è stata una Caporetto per la classe arbitrale” Questo, in sintesi, il severo giudizio che l’ex arbitro internazionale Graziano Cesari – in esclusiva a ForzaRoma.info - dà dell’operato delle giacchette nere nel weekend di serie A appena trascorso. Un fine settimana iniziato con i disastri di Rizzoli in Juve-Roma, e poi proseguito con gli errori di Bergonzi in Lazio-Napoli e gli orrori di Tagliavento nel derby della Madonnina".
Una giornata di Campionato all’insegna degli errori arbitrali, qual è il giudizio di Cesari al riguardo?
"E’ stato un disastro completo, soprattutto per il fatto che a commettere errori sono stati quegli arbitri impegnati nei big match di giornata. Questa è la cosa allucinante e che ci dovrebbe far capire come il livello di questa classa arbitrale sia veramente basso.
In cosa difettano maggiormente i nostri arbitri e quali rimedi dovrebbero essere presi per risolvere questa situazione?
"Le risposte ai problemi della classe arbitrale ce le ho, ma le tengo per me. Non vedo, infatti, il motivo per cui dovrei aiutare persone che sono lautamente pagate per dare queste risposte. E’ necessario, però, porre rimedio a questa situazione, perché così si rischia di falsare il campionato. Per quanto concerne i motivi di questo sfascio, direi che sono molteplici; in primis però metterei la mancanza di personalità e la non attenzione nell’applicare il regolamento".
I riflettori erano, ovviamente, puntati su Rizzoli per Juve-Roma e Tagliavento per Inter-Milan. Tutti e due sono stati molto criticati per il loro operato; qual è il suo parere partendo dal fischietto bolognese?
"Mi permetta di dire, innanzitutto, che la Juve ha poco da lamentarsi perché il rigore per la Roma c’era e anche il fallo di Chiellini su Mexès era da penalty. Il problema di Rizzoli, che non sta attraversando un buon momento di forma, è stata la non uniformità di giudizio, basti ripensare alla diversa decisione sui falli di Menez e Melo. In questo momento, pure se è il rappresentante ufficiale della categoria e in Europa dirige alla grande, dovrebbe andare ad arbitrare partite con un coefficiente di difficoltà minore per recuperare la forma perduta".
Sulla direzione di Tagliavento, invece…
"Non ha voluto ripetere l’ottima direzione di Inter Samp dello scorso campionato, quando buttò fuori giustamente quattro giocatori. Dico “voluto”, perché credo che anche lui si sia reso conto che sarebbero stati necessari almeno due o tre rossi in più. Gattuso, ad esempio, andava buttato fuori; non è possibile che non abbia ricevuto un secondo dopo tutti i falli che ha commesso. Pandev doveva essere espulso per quello che ha fatto ad Abate, e invece è rimasto in campo. Nel complesso, quindi, un arbitraggio altamente insufficiente. La cosa strana è che il primo e più difficile fischio, il rigore ovviamente, è stato giusto, cosa che avrebbe dovuto mettergli in discesa la partita. Invece è successo tutto il contrario".
Dopo 12 giornate, che voto darebbe ai suoi ex colleghi?
"L’anno scorso, di questi tempi, gli diedi un quattro. Riflettendo sul fatto che la squadra è la stessa, non posso che confermare il giudizio altamente negativo".
C’è all’orizzonte qualche giovane che ha i crismi per divenire un grande arbitro?
"Valeri, a mio parere, ha tutto per diventare un ottimo direttore di gara. Tenete, comunque, d’occhio Ostinelli di Como, che ora sta arbitrando in B, perché ne sentirete parlare".