Brusco: "Non parlerò più di calcio..."
"Ed ora, non parlerò più di calcio". Lo ha detto Giovanni Miraldi, in arte Brusco, in un'intervista a vitadolce.it dopo la quasi aggressione a San Foca, in Salento, durante l'esecuzione di un brano romanista: "Quando gioca l'As Roma". "Mi sento bene - le parole del rapper, a tre giorni dall'accaduto - sono già ripartito con il tour e tra qualche giorno me ne andrò in vacanza. Ma non nego che sono stati brutti minuti, quelli, c’erano persone che potevano farsi male veramente. Per fortuna che ora è stato superato tutto. Certo, è triste pensare a queste persone che si picchiano per il calcio. Per me la Roma è un fatto privato, vivo la passione per conto mio con i miei amici. Vado allo stadio, ma lo faccio tranquillamente. Nessuno mi riconosce, anche perché non sono Lucio Dalla. E pensare che sono dieci anni che canto "Quando gioca l’As Roma" in giro per l’Italia, ma nessuno aveva mai fatto nulla. A volte qualcuno ci scherza su, ma niente di più".
E ancora: "A me dispiace che sia accaduta una cosa del genere per un mio brano. Se avessi percepito un pericolo, non l’avrei cantata". Non teme, però, ripercussioni tra tifosi quando si incontreranno Roma e Lecce: "Spero davvero che non accada nulla - dice -. Ormai parliamo di un episodio superato. Anzi, dico di più: quando verranno i Sud Sound Sistem a Roma, spero che gli lascino cantare "Giallorosso", l’inno del Lecce, senza problemi. Detto questo, ho scritto una nuova canzone…". Il titolo del brano, "Sulla stessa strada": "L’ho scritta di getto - spiega Brusco -, dopo quanto accaduto in Salento. Voglio far capire che siamo sulla stessa barca e andiamo tutti in un’unica direzione".