Bisoli: "Cagliari-Roma? Vedo una partita dura per i giallorossi. Abraham ha bisogno di tempo per ambientarsi"

27.10.2021 15:56 di  Andrea Gonini   vedi letture
Bisoli: "Cagliari-Roma? Vedo una partita dura per i giallorossi. Abraham ha bisogno di tempo per ambientarsi"
Vocegiallorossa.it
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com

Pierpaolo Bisoli, ex calciatore del Cagliari, è intervenuto nella trasmissione Parametri Zero, su Centro Suono Sport in vista del match tra Cagliari e Roma. Queste le sue parole:

Solo 2 goal nelle ultime 9 gare in Serie A per Abraham. Deve ancora ambientarsi nel nostro campionato?
"Abraham ha bisogno di tempo come tutti i campioni che vengono a giocare da noi per adattarsi alla Serie A. Il nostro è il campionato più difficile non so se il più bello ma il più complicato. Qui anche le squadre piccole mettono in difficoltà le grandi. Cosa che non avviene in Inghilterra dove il calcio è bello ma non è tattico come il nostro. Il centravanti della Roma deve adattarsi agli spazi stretti e a capire che avrà sempre l'uomo addosso. Parliamo di uno che è anche tecnico oltre che fisico".

Dovrà sudarsela la Roma per conquistare tre punti contro il Cagliari questa sera?
"Io ho perso solo una volta con la Roma al Sant'Elia, per i giallorossi è sempre stato un campo difficile. Ricordo anche una vittoria per 5-1 quando allenavo il Cagliari. Oggi i sardi hanno dei giocatori importanti, all'inizio del torneo, pensavo avessero possibilità di lottare per l'Europa".

Come vedi questa partita?
"Vedo una partita chiusa, entrambe le squadre non possono permettersi di perdere. La Roma si è ripresa con un'ottima prestazione che ha fatto con il Napoli. I giallorossi non possono permettersi di perdere il treno per la Champions. Io l'ho giocata tantissime volte e Cagliari-Roma è sempre stata molto sentita".

Mourinho sta sbagliando nella gestione del gruppo tra titolari e riserve?
"Non sono così presuntuoso da sostituirmi a Mourinho per dirgli come deve gestire un gruppo. Però devo dire che evidentemente c'è stato qualcosa che ha fatto rompere i rapporti. Dire che ci sono 11 o 14 giocatori è una cosa forte. Arrivare a gennaio è dura. Non dimentichiamo che viviamo nell'era del Covid, auguriamoci di no ma a volte sentiamo che alcuni calciatori vengono messi ko dal virus, quindi a maggior ragione devi coinvolgere tutti".

Il ruolo di esterno destro, nella nuova Roma di Mourinho, è adatto a Zaniolo?
"I giocatori di talento ormai giocano sull'esterno dove vai a fare l'uno contro uno. In quel ruolo devi avere molta qualità fisica, perché devi coprire molto la fascia. Lui è stato fermo molto tempo e devi ritrovare un po' di misure, io ho avuto due brutti infortuni e mi ricordo che spesso non riuscivo a calcolare bene dove cadesse la palla. Io però lo vedo molto bene in quella posizione".

Quanto perde Mazzarri dopo la notizia delle assenze di Strootman e Godin?
"Mazzarri perde due giocatori top ma fatemi dire una cosa importante su questo tema in particolare a chi come voi deve scrivere o parlare tutti i giorni di calcio: dovete considerare che il Covid ha comportato uno stravolgimento soprattutto negli allenamenti. I calciatori dovevano fare il tampone ogni due giorni, sempre con la paura di essersi contagiati e ancora di più con la fobia di averla in incubazione".

La coppia centrale Veretout-Cristante è completa?
"I centrocampisti del calcio attuale devono fare più cose per me Cristante e Veretout si possono integrare molto bene. Il francese è dinamico mentre l'italiano è bravo a schermare la difesa ma  la copertura del campo dipende da tutti gli altri. Infatti con il Napoli, Mourinho che è uno dei migliori al mondo, ha abbassato la squadra di venti metri ed è riuscito a coprirsi meglio. Però attenzione che due centrocampisti è dura poi arrivare fino alla fine"

Quanto manca al Cagliari e al nostro calcio una figura come Mazzone?
"Mazzone era avanti a tutti. A Cagliari raggiungemmo la Uefa con i terzini che spingevano. Oggi sarebbe stato in difficoltà a creare il rapporto con i giocatori, lui voleva gente che dava tutto per la maglia mentre oggi i calciatori pensano alla propria azienda non alla propria squadra. Donnarumma non so se sarà contento di andare a giocare al Psg dove non gioca però la sua azienda sarà felice.

Sei mai stato vicino alla Roma?
"Sono stato vicino a venirci a giocare ma poi Cellino decise di cedere Cappioli, Moriero e Festa".