Alemanno: "Vigilerò con grande attenzione"
Ci sono solo cinque giorni per cercare una stretta tra UniCredit e la famiglia Sensi sul debito della Italpetroli. E nel frattempo a scendere in campo è il sindaco della capitale, Gianni Alemanno, che si è detto pronto a «tutelare» e «vigilare» sul futuro dell'As Roma. Segno quindi che il clima, anche del mondo politico, intorno al club giallorosso va via via scaldandosi, mentre in serata gli avvocati delle parti si sono incontrati come da previsioni per sondare se ci sono i margini per un tentativo di conciliazione, necessario a evitare un lodo arbitrale. Il tutto mentre anche in Borsa l'attenzione sull'As Roma è cresciuta, col titolo che è tornato sulle montagne russe. Dopo un'impennata di oltre cinque punti percentuali in mattinata, le azioni hanno oscillato nervosamente per l'intera seduta tra scambi da capogiro: in chiusura hanno segnato un +2,96% a 0,90 euro, con volumi sei volte superiori rispetto alla media (pari all'1,7% del capitale). Movimenti che vengono giustificati con le voci, spesso infondate, che circolano nella capitale su un possibile compratore (si è tornati nuovamente a parlare di Francesco Angelini). «Mi auguro un accordo - ha detto quindi Alemanno -: nei prossimi giorni devo sentire Unicredit e Rosella Sensi per seguire la situazione. Siamo arrivati al nodo, vigilerò con grande attenzione affinchè non ci siano ripercussioni sull'attività sportiva». Il primo cittadino ha poi aggiunto: «Speriamo - ha proseguito - di avere una soluzione che tuteli la squadra. Non sono ancora in grado di esprimermi, appena li avrò sentiti darò il mio punto di vista, ma farò di tutto affinchè la squadra sia tutelata, perchè è un bene prezioso per questa città». Nel frattempo i legali - per UniCredit gli avvocati Francesco Carbonetti e Marcello Villa, e per la famiglia Sensi Agostino Gambino e Antonio Conte - stanno portando avanti le trattative per un accordo. Da una parte UniCredit avrebbe offerto di azzerare i 325 milioni di debiti della Italpetroli rilevando il restante 51% della società ancora non posseduto - e a cascata il club giallorosso -, lasciando alla famiglia immobili per circa 20 milioni di euro. Una proposta che per Rosella Sensi non sarebbe sufficiente: per fare un passo indietro ci vorrebbero almeno 100 milioni. Soltanto in seguito all'eventuale raggiungimento di un accordo si potrà cominciare a ragionare sulla vendita del club, che nel periodo di transizione finirebbe sotto il cappello di UniCredit, ma con Rosella Sensi al timone. Per la cessione la banca potrebbe affidare un nuovo mandato a un advisor. Si parla di Rotschild, ma al momento sembrerebbe del tutto prematuro parlare di incarichi.