Abete: "Coppa Italia? Pronti per un maggior rigore del quadro normativo. Chi sbaglia deve pagare"
Il presidente della Figc Giancarlo Abete ha parlato delle misure che si dovrebbero prendere affinché fatti come quelli di sabato scorso prima della finale di Coppa Italia tra Napoil e Fiorentina non accadano più
"Non è che siamo noi a poter dare un aut aut per un nuovo quadro normativo. Ma dobbiamo fare una riflessione a tutto campo coinvolgendo il Coni, le Leghe e la federazione per fare un cambio di passo. Noi abbiamo dimostrato la nostra disponibilità a un maggiore rigore del quadro normativo, chi sbaglia, paghi. Ho accolto con favore l'impostazione del presidente del Consiglio nel mettersi insieme per fare una revisione a 360 gradi, per non correre il rischio che l'urgenza porti a soluzioni non organiche. Noi ci sentiamo in parte vittime di queste aggressioni ma non è che siamo noi a dare i tempi. Noi siamo parte attiva insieme alle forze dell'ordine, il governo e il Parlamento, sotto la vigilanza del Coni. Una federazione sportiva non è in grado di garantire l'ordine pubblico, non ha né questo ruolo né gli strumenti. Noi siamo prima di tutto cittadini e poi abbiamo un ruolo nel sistema sportivo, siamo rispettosi di quelle che saranno le decisioni che saranno assunte in questo versante. Ma ci sono due problematiche che vanno approfondite: la tutela dell'ordine pubblico è un bene primario del sistema Paese e le istituzioni ne rivendicano la centralità. La seconda riflessione va fatta considerando che il nostro sistema è attento al rapporto costi-ricavi tra Stato, sistema sport, calcio. Non voglio farlo diventare un problema di natura economica in quanto tale ma ricordo sempre che nella contribuzione fiscale il mondo del calcio dà un miliardo di euro l'anno, mentre tutte le somme date dallo Stato al Coni sono pari a 411 milioni di euro. Ad ogni modo rispetteremo le decisioni", riporta l'edizione online di Tuttosport.