TRIGORIA - Pinto: "Vina non è il sostituto di Spinazzola". Vina: "Il segreto per vincere è giocare una partita alla volta". Shomurodov: "Non vedo l'ora di giocare con Abraham". VIDEO!
Si è svolta ieri la presentazione alla stampa dei nuovi acquisti Matias Vina ed Eldor Shomurodov a Trigoria.
Prende la parola Tiago Pinto: "Per me è un orgoglio aver preso questi due calciatori. Sono due profili che sono in linea col progetto. Sono calciatori con prospettiva futura e ambizione di vincere. Credo che sia coerente con quanto detto prima. Vina è un calciatore che conosco bene da tanto tempo. Ha vinto 5 titoli. È anche importante dire che possa giocare con Spinazzola, non è giusto dire che sia il sostituto, non è giusto per lui. Eldor è arrivato in Italia la scorsa stagione e noi abbiamo capito che le sue caratteristiche potevano essere importanti per la squadra e l'allenatore. Sono stati un grande lavoro tra me e lo staff tecnico e lo scouting. Credo che queste sono le parole che mi piace dire in questo momento".
A Roma non si vince da 20 anni, hai consigli su come si vince?
Vina: "Buonasera a tutti. Sono giovane ma ho già avuto la fortuna di vincere abbastanza. Il segreto è giocare una partita alla volta, senza porsi mete a lungo termine. Un passo alla volta".
Perché sei arrivato nel grande calcio a 26 anni?
Shomurodov: "Difficile rispondere. Ogni anno mi sono dato obiettivo di migliorare sempre. Non è importante l'età, l'importante è che sia qui e non vedo l'ora di dimostrare quello che valgo e vincere qualcosa con la Roma e per la Roma".
Trattativa improvvisa o parlavate già con la Roma prima dell'infortunio di Spinazzola?
Vina: "Ero al Palmeiras e ho saputo dell'interesse della Roma, ho parlato con Mourinho. Arrivato qui ho fatto il periodo di quarantena e mi sono allenato con la squadra e sono felice di essere qui oggi".
Come ti vedi in coppia con Abraham?
Shomurodov: "Per il mio ruolo devo dire che sia che giochi largo o al centro per me non ho preferenze, mi trovo bene in entrambi i ruoli. Devo dire che la cosa importante è che tutto quello che viene deciso sia per il bene della Roma. Se la cosa più importante per la squadra è giocare con Abraham non vedo l'ora di farlo".
Come cambia il tuo ruolo qui in Italia?
Vina: "Cambia molto sopratutto dal punto di vista tattico, non tanto sul piano fisico. Sono abituato al calcio aggressivo. Gioco con la nazionale dove il ritmo è diverso e l'aggressività è maggiore. Mi sto rapidamente abiutando ai dettami e le idee del mister e sto acquisendo l'intesa con i compagni".
Ti senti questa grande voglia di vincere? Quali sono i tuoi punti di riferimento?
Shomurodov: "Come ho detto prima, ero concentrato sul giocare bene e migliorare me stesso, senza mettermi fretta. Adesso devo pensare al bene della Roma. Dobbiamo raggiungere la vittoria di un trofeo. Il punto di riferimento è questo, la fame di vittoria. Mi interessa dare una mano alla squadra, portare dei trofei".
Sei pronto per giocare anche difensore centrale? Ne hai parlato con Mourinho?
Vina: "No, però sono preparato per giocare in questa posizione. È una posizione che conosco, non ho problemi a giocare a 3, a 5, terzino o centrale".
Qual è il tuo rapporto con Mourinho?
Shomurodov: "Effettivamente ci siamo visti 2 anni fa a Mosca. Quando è arrivata la notizia dell'interesse della Roma per me ho detto subito di sì, in primis per la Roma, per la piazza e per gli obiettivi, poi per Mourinho che è uno dei migliori allenatori al mondo".
Che effetto di hanno fatto i tifosi della Roma?
Vina: "Vengo dal sudamerica dove le tifoserie sono calde e si sentono forte sul terreno di gioco. Questo fa sì che il calciatore renda al di là delle proprie capacità. Ritrovare il pubblico è stato un effetto bellissimo che piace a ogni calciatore".
In cosa senti di dover crescere?
Shomurodov: "Appena sono arrivato volevo far vedere quello di cui ero capace. Probabilmente quello che ho dimostrato è stato di più di quanto mi aspettavo. Devo ancora migliorare in svariati aspetti per dare una gioia ai nostri tifosi".
Mourinho di chiede più la fase di spinta o la copertura?
Vina: "In Turchia sono state le circostanze della partita a determinare l'interpretazione. Dipende dalla gara e dalla gestione. Dobbiamo continuare ad allenarci così bene. Devo migliorare tatticamente, abituarmi a un calcio diverso da quello sudamericato trovando l'equilibrio tra fase difensiva e offensiva".