Roma-Fiorentina 0-3 - Top & Flop
TOP
SILENZIO ASSORDANTE – Contestare è un diritto, lasciando il discorso “pago il biglietto” tra l’altro inopinabile, concentriamoci sull’aspetto romantico del calcio. Quando il tifoso si sente tradito dai suoi beniamini ha una reazione rabbiosa. I tifosi della Roma vengono da un lungo periodo senza emozioni e risultati per colpa di una squadra abulica che ha smarrito la propria identità. Ieri con dignità i tifosi della Curva Sud hanno espresso nella maniera migliore il proprio dissenso verso quei giocatori che anche ieri in conferenza stampa hanno chiamato a proprio sostegno, come una sorta di ultima spiaggia, i propri supporter per poi “tradirli” con tre gol subiti in venti minuti. Spalti vuoti, indifferenza per poi avere un confronto pacifico con i diretti responsabili.
FLOP
ZERO TITOLI – Vincere un trofeo rientrava nei piani della società. Due obiettivi su tre sono già svaniti (sempre appannaggio della Fiorentina dell’ex Montella). Resta l’obiettivo minimo, fondamentale anche per preparare la prossima stagione, ma la concorrenza è agguerrita. O sarà Champions League o la Roma made in U.S.A. è destinata a un’altra stagione fallimentare dal punto di vista sportivo.
BLACK OUT MENTALE – Condizione fisica, mercato sbagliato, tecnico non in forma. Tante le ipotesi per tentare di capire quale fosse il male della Roma. Ovvio siano tutte concause, ma quello che si è visto nel match contro la Fiorentina è un black-out dal punto di vista mentale. Gli errori di Cholevas, Skorupski, Basanta che salta indistrubato a centro area di testa, sono errori di chi non è sceso in campo e non sta sul pezzo.
RUDI GARCIA – Nella partita più importante della stagione, in una situazione ambientale non facile, tiene in panchina Francesco Totti, capitano della squadra e uomo simbolo di una tifoseria sull’orlo di una crisi di nervi. A fine partita, nonostante fosse stato inneggiato dalla SUD con uno striscione, va diretto negli spogliatoi, lasciando l’onere di ascoltare le proteste dei tifosi alla squadra (Pjanic e Gervinho titubanti nell'andare) ai tre romani. Un altro segnale di divisione tra squadra e allenatore.
In conferenza stampa se ne esce con un: “Siamo soli contro tutto e tutti”. Il problema che son loro stessi a remare contro i propri interessi con prestazioni del genere.
PAROLE PAROLE PAROLE – Quel che serve alla Roma in questo momento sono i fatti. Arrivano soltanto parole, speranze, promesse di un qualcosa che non si avvera 24h dopo le conferenze stampa. Dei discorsi che si tengono negli spogliatoi di Trigoria, dopo i numerosi passi falsi della squadra, se ne hanno le tasche piene. Nel frattempo la situazione precipita sempre di più: dalla pareggite si è passati a due sconfitte di fila all’Olimpico (5 gol subiti e 0 fatti). Ad aumentare questa fase d’incertezza le dichiarazioni di Walter Sabatini che aprealle sue possibili dimissioni. La sensazione è quella che quando verrà chiusa la stalla, i lupi saranno già scappati.