Italpetroli: domani d-day arbitrato, sarà il giorno della verità?
Si avvicina il d-day per il destino di Italpetroli, la holding della famiglia Sensi che controlla la As Roma. Domani le parti, da un lato Unicredit che controlla il 49% di Italpetroli, e dall'altra i Sensi, sono attesi all'incontro davanti al presidente del collegio arbitrale Cesare Ruperto per dirimere la questione legata al debito (325 mln di euro, interessi esclusi) della holding. Appuntamento alle 12.00.
Saranno seduti attorno ad un tavolo, oltre ai due giudici del collegio arbitrale, Romano Vaccarella ed Enrico Gabrielli, il presidente Ruperto, i legali di parte, Agostino Gambino per la famiglia Sensi e Francesco Carbonetti per Unicredit. Ma non solo domani sono attesi anche Rosella Sensi, a.d. della As Roma e Piergiorgio Peluso numero due di Unicredit.
Sui quotidiani questa mattina sono cominciate a circolare le prime ipotesi. Da un lato c 'è chi precisa come al momento le parti, che dovevano trovare in queste settimane la praticabilità di una conciliazione per sciogliere il nodo legato al debito, siano "ancora distanti". Altri quotidiani invece sottolineano come ci sia la volontà di firmare un accordo che preveda il passaggio di tutti gli asset di Italpetroli nella proprietà di Unicredit, anche la As Roma. Unica via d'uscita per la famiglia Sensi dalla difficile situazione debitoria.
In questo caso Unicredit porrebbe una dismissione ordinata degli stessi asset con delle clausole precise e tassative. E un accordo dovrebbe essere raggiunto anche in vista del sì condizionato al bilancio posto dai revisori di Bdo. Soltanto sulla base di un preciso piano di dismissione degli asset e di rientro del debito siglato con Unicredit verrà confermato l'ok dato al bilancio 2009. Altrimenti non si potrà certificare la continuità aziendale.
In poche parole domani potrebbe succedere di tutto. Come sempre quando si tratta della As Roma e del suo destino. D'altra parte al momento non sembrano esserci compratori all'orizzonte in grado di assicurare ad Unicredit un rientro dal debito immediato. Francesco Angelini, dopo diversi tentativi avrebbe fatto un passo indietro proprio nelle ultime settimane. Ma trovare un possibile acquirente per il club capitolino potrebbe non essere una missione complicata per una banca come Unicredit che puo' muoversi sia sul fronte interno che su quello internazionale. Tra 24 ore ne sapremo di più.