Uckmar: "Manca chiarezza sul contributo di solidarietà"
Victor Uckmar, avvocato ex presidente della Covisoc dal 1993 al 2001, è intervenuto a Rete Sport per fare il punto della situazione sul punto riguardante il "contributo di solidarietà" che ha contribuito allo sciopero per quanto riguarda la prima giornata di campionato: “Sono molto stupìto perché leggendo sulle liste dell’Irpef non ho mai notato nomi di calciatori importanti, forse sono tutti poveracci? Quindi la rivolta di questi calciatori che minacciano addirittura uno sciopero sul pagamento del contributo di solidarietà, mi lascia al quanto stupìto. Per quanto riguarda il contributo di solidarietà non so chi dovrà pagarlo, perché non è noto su come sarà configurata la norma legislativa, che ancora non è stata pubblicata,bisognerà vedere se si tratterrà di un addizionale dell’aliquota Irpef, e quindi se questa, attraverso una clausola verrà addossata alla società. Nel caso contrario, ovvero in assenza di una clausola del genere, l’imposta dovrebbe essere pagata dal calciatore.
Quindi il quadro è per ora poco chiaro, ma i calciatori sono al momento lavoratori dipendenti, così recita il loro statuto, per cui se c’è un rapporto di dipendenza, il datore di lavoro potrà disporre di loro come meglio crede. Certo usare la parola sciopero per la categoria dei calciatori mi stupisce, forse non si rendono conto della situazione del paese e di quello che rappresenta il mondo del calcio per la gente comune, non è una bella pagina per questo sport, a mio avviso dovrebbero pensare maggiormente a giocare, e a fare bene il proprio lavoro”.