Scacco Matto - Palermo-Roma 1-1

18.01.2015 07:30 di Gabriele Chiocchio Twitter:    vedi letture
Scacco Matto - Palermo-Roma 1-1
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Un altro pareggio ferma ancora la Roma nella corsa allo scudetto, un empate frutto ancora di una gara deludente dal punto di vista del gioco.

I giallorossi iniziano con un grave errore individuale di Astori che regala il gol dell’1-0 a Dybala: questo permette al Palermo di svolgere con più fiducia quanto preparato. I rosanero, come altre squadre in questo campionato contro la Roma, fanno dell’aggressività la loro arma, dando fastidio ai loro avversari fin dal primo pallone giocato e chiudendo ogni linea di passaggio in fase di non possesso, nel corso della quale i due esterni, Lazaar e Morganella, offrono molta più copertura rispetto al loro solito. I giallorossi dovrebbero contrastare questo atteggiamento con la loro qualità, ma l’intento fallisce per diversi motivi. Per prima cosa, nelle battute iniziali è Pjanic a giocare il primo pallone con Paredes a svolgere nella metà campo opposta le funzioni normalmente deputate al bosniaco: l’argentino è però troppo lento a giocare il pallone e presto Garcia inverte la posizione dei due, mossa che frutta qualche ipotetica azione offensiva in più ma che viene presto neutralizzata da Iachini, che chiede a Maresca una marcatura quasi a uomo sul bosniaco. In fase offensiva, gli esterni si scambiano di posizione ma da dovunque partano non creano pericoli, non essendoci collaborazione col terzino di riferimento e in generale poco movimento utile a far arrivare palloni giocabili a Destro, che dal canto suo spreca l’unica opportunità dei primi 45 minuti non controllando un bel pallone del serbo. Si muovono, e molto, invece gli attaccanti del Palermo Vasquez e Dybala: per neutralizzarli sarebbe necessario negargli rifornimenti, ma col solo Strootman come uomo d’aggressione questo è molto complicato e il Palermo ha dunque modo di manovrare i propri contropiede con relativa facilità.

La ripresa vede la Roma - inevitabilmente - più arrembante, che va più in verticale anche con lanci lunghi da dietro, ma anche con un possesso palla migliore, grazie a un centrocampo finalmente ordinato, con Strootman perno centrale e Pjanic e Paredes mezz'ali. Il gol non arriva grazie al gioco ma grazie a un piazzato, e dopo di esso la Roma non sfrutta l’abbrivio ma abbassa nuovamente i ritmi, facilitando il lavoro del Palermo. Le sostituzioni cambiano poco, l’occasione per vincere la partita ce l’ha il Palermo, ma Dybala spreca davanti a De Sanctis. La Roma chiude la gara rinunciando sia a Iturbe (sostituito dal giovane Verde per una questione di simili caratteristiche, dirà Garcia a fine partita) che a Ljajic e con Totti e Destro insieme: il primo dovrebbe creare con l’aiuto di Pjanic per il secondo, ma il 22 è costretto a svolgere i suoi compiti di ripegamento e con ottanta minuti sulle gambe non riesce ovviamente a fare il doppio lavoro; non c'è aiuto neanche da parte di Maicon e Cholevas sugli esterni e la manovra non ha sbocchi rilevanti.

La scarsa intensità offensiva della Roma è dunque il tallone d’Achille dei giallorossi, che non vanno per questo oltre il pari alla Favorita.