Bologna, Fenucci: "Penso che Pallotta si sia stancato di gestire una realtà così complessa come la Roma"
Claudio Fenucci, ex dirigente della Roma oggi al Bologna, è stato intervistato da La Gazzetta dello Sport. Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:
Ha mai perso l’autocontrollo a Roma e a Bologna?
“Diciamo che momenti di tensione ci sono stati. L’anno scorso all’inizio della stagione: i risultati non arrivavano. Alla Roma dopo il derby perso in finale di Coppa Italia, gol di Lulic: sarebbe stato il primo trofeo della gestione Usa, averlo mancato è stato un problema pure sotto il profilo ambientale”.
Pallotta è in uscita, se lo aspettava? La differenza fra lui e Saputo?
“Sapevo che Jim era molto affezionato al progetto della Roma e avrebbe voluto aspettare la definizione dell’operazione-stadio prima di uscire, però credo che alla fine lui fosse un po’ stanco di gestire una realtà così complessa. Come complesso è, ora, il passaggio societario. Lui e Saputo come impronta caratteriale sono completamente differenti: con Jim, forse anche per responsabilità mie, non sono riuscito a creare un rapporto solido; con Joey posso permettermi di dire che nel rispetto del ruolo lo sento molto più come un amico, oltre che presidente”.
De Rossi al Bologna?
“Considerando la persona molto carina e che ha una padre-maestro, se volesse seguire le orme del papà cominciando dal settore giovanile lo accoglieremmo a braccia aperte”.