Spalletti: "Non dobbiamo avere tanto entusiasmo. Mario Rui ha fatto bene. Nainggolan è un cavallo di razza"
Spalletti a Rai Sport
"Abbiamo dato seguito a quello che stiamo facendo in questo periodo. Oggi non dobbiamo avere tanto entusiasmo, nel primo tempo la Sampdoria ci ha messo in difficoltà, ci abbiamo messo un po' per trovare le trame, potevamo impiegarci meno tempo. Mario Rui? Ha fatto bene, poteva avere un po' più di spazio per giocare. L'ho tolto perché era stanco, ma la prestazione è stata buona. Nainggolan il più forte d'Europa a centrocampo? È di una pasta diversa, sa stare in diverse zone del campo, se lo chiudi al recinto lo si mette in difficoltà, lui è un cavallo di razza. Dzeko? È un giocatore fortissimo, non deve accontentarsi così come la squadra. È divino perché con la sua altezza, è molto sciolto ed è bello da vedere. Condizione fisica? Quando ci sono un po' di risultati si guarisce anche un giorno prima. le cose sembrano andare tutte nella direzione che vorresti. Però, ripeto: nel primo tempo siamo andati in difficoltà, la Sampdoria se avesse segnato ci avrebbe messo in difficoltà e se Nainggolan non avesse poi segnato quel gol... La squadra sta bene da un punto di visto mentale e fisico, ha diversi giocatori in forma, non solo quelli che giocano. Chi entra dalla panchina, lo fa bene. Si respira una buona aria ma poi c'è da lavorare in maniera seria, se non dai bene seguito a quello che la proposta e il momento, nel nostro calcio si scivola un attimo, bisogna restare con i piedi per terra. La tenuta difensiva? Abbiamo recuperato giocatori importanti, Rüdiger lo è, Jesus è stato straordinario su Muriel. Emerson ha fatto quel rodaggio che gli si doveva permettere di fare, Paredes sa girare la palla a 2000 orari, Nainggolan è tornato il giocatore che tutti conosciamo, Fazio comanda la linea difensiva. Ora funziona un po' tutta la squadra. Il rendimento offensivo? Un po' di qualità ce l'abbiamo, abbiamo un ambiente che ti dà dei vantaggi sotto l'aspetto del collettivo, se tu lavori in maniera seria l'ambiente di Roma ti aiuta. Non conta quanti vengono a vedere le partite, si respira un entusiasmo che ti viene buttato addosso e, di conseguenza, qualche numero importante esce fuori. Szczesny-Alisson? Sono bravi entrambi, sarebbe da metterli insieme (ride, ndr). Io a vita nella Roma? Chi vince le partite sono i giocatori, queste sono le cose che contano. Dobbiamo restare dritti in maniera seria, la Lazio è una squadra forte e può anche fare risultato a Torino domenica. I numeri della Lazio sono quelli di una squadra importante".
Luciano Spalletti in conferenza stampa (a cura dell’inviato all’Olimpico Gabriele Chiocchio)
“Momento di svolta a livello difensivo? È un lavoro abbastanza particolare, è chiaro che a volte un risultato ti possa invertire il momento che stai attraversando, ma se non c’è un supporto di un lavoro quotidiano dietro, fatto in modo serio, è difficile diventare una squadra differente. I nostri calciatori hanno lavorato in maniera corretta, qualcuno è cresciuto, è un’addizione di piccole cose che crea un presupposto importante. Roma perfetta? Per 40 minuti loro hanno fatto bene, anche meglio di noi. Erano più squadra, più corti, più aggressivi, ci hanno sempre pressato, ci toglievano tempo e spazio per pensare. Come idea di calcio l’hanno fatto vedere meglio di noi, poi c’è stato il gol di Radja e abbiamo avuto situazioni per gestire meglio e fare male, verso il finale di primo tempo abbiamo fatto girare meglio palla e siamo stati bravi a fare un buon calcio. Se ci sono giocatori con le caratteristiche di Nainggolan in Europa? Se vuol fare un complimento a Radja sto con lei, secondo me ci sono anche altri calciatori molto forti, ma lui è di una pasta differente. Ci si trova più qualità e deve dare sempre così. È fatto così, per cui il risultato deve essere sempre questo. Quando fa di meno, è colpa sua. Perché ha queste qualità. Squadra più consapevole? È chiaro che le vittorie portano convinzione, tranquillità di provare a fare le cose con forza e insistenza, mettendo più inventiva e qualità. È fondamentale che la squadra risponda in maniera seria, con la tranquillità di aver fatto quello che è nelle sue possibilità. La mattina arrivano tranquilli, senza buttare all’aria un clima equilibrato, si sa che bisogna fare quei metri, quelle ore di allenamento, quei recuperi, quelle cose che i miei collaboratori devono portare avanti, e che ci vuole disponibilità a eseguire”.
Spalletti a Roma TV
“Noi dobbiamo fare così, dare seguito alla serietà mostrata fin'ora. Attraverso le vittorie si trova la spinta per ottenere sicurezza che poi ti permette di alzare il livello delle giocate. In situazioni come la gara di oggi, dove abbiamo recuperato anche qualche giocatore, è importante andare avanti. Squadra sicura di se stessa come non mai? Non esageriamo, nel primo tempo hanno fatto meglio di noi. Ci hanno pressato sempre, hanno preso un palo che poteva essere gol. Hanno un idea precisa di calcio, ci sono stati momenti difficili dove abbiamo dovuto difenderci duramente. Poi ci siamo sciolti ed è stato più difficile per loro. Risposte giuste dai calciatori? Oggi hanno fatto una buona partita, è facile dirlo. Si cerca sempre qualcosa per farli rimanere con le antenne dritte, ma ormai si respira un'aria di convinzione generale nello spogliatoio. Dobbiamo sfruttare le possibilità che abbiamo, siamo in un buon momento. Mario Rui? Ha fatto bene, se gli avessero dato qualche pallone in più sulla corsa... Ha un buon piede, è stato bravo. L'ho tolto solo perché non giocava da tanto. C'è buona disponibilità a fare qualcosa per il compagno. Non colpevolizzo Fazio per la partita di oggi perché gli esterni dovevano venire al centro per sopperire alla superiorità della Sampdoria. Per questo Fazio si ritrovava spesso a combattere in inferiorità numerica. Oggi l'ho difeso, nessun titolo contro (ride, ndr)”.