Perrotta: "Mi sorprendono queste difficoltà della Roma. Totti? La sua presenza è fondamentale"
A margine della presentazione dell'album Panini, è intervenuto l'ex centrocampista giallorosso Simone Perrotta:
Il tuo rapporto con l’album Panini?
"Si è articolato in tre fasi: prima come collezionista, poi come calciatore e protagonista, ora da finanziatore, perché lo compro ai miei figli. Tutti nella rosa volevano farsi fotografare, anche ora immagino sia così".
Il momento della Roma?
"Non conosco il perché degli alti e bassi, mi sorprendono queste difficoltà. Solo chi è all’interno e vive quotidianamente la squadra può trarre un giudizio. Noi da fuori possiamo constatare i risultati e le prestazioni che non sono esaltanti, ma è una rosa importante che può rifarsi: è solo a 6 punti dalla vetta e c’è tutto il girone di ritorno”.
La figurina di Spalletti al posto di quella di Garcia come la vedresti?
"Che brutta domanda, onestamente non lo so e non mi interessa. Adesso Garcia viene giudicato, ma non esistono solo prestazioni e risultati, poi è chiaro che chi è al di fuori giudica su questo. Ma un allenatore deve essere valutato anche per come prepara le partite, per come lavora durante la settimana e sa gestire il gruppo e le pressioni, una serie di cose che conosce chi ha vissuto lo spogliatoio. Ora i risultati non sono esaltanti ma si è sempre a soli 6 punti dalla vetta, non voglio giudicare Garcia".
Quanto manca Francesco Totti?
"Dispiace che l’assenza si noti solo nel momento del bisogno, Francesco è un giocatore, una persona simbolo della squadra e della città. È fondamentale sia come giocatore che per il suo spessore umano all’interno dello spogliatoio".
Visto che Garcia sembra rimanere, quale mercato può essere utile all’allenatore?
"Se la squadra ha delle difficoltà vuol dire che manca qualcosa. Dove intervenite non so, non voglio sostituirmi a Sabatini che ha già un lavoro molto gravoso. Qualcosa va fatto, forse nella fase difensiva della squadra, che non riguarda solo i quattro difensori".
Chi ti ha impressionato tra i giovani Primavera che hanno esordito con la Roma?
"Sadiq è balzato agli onori delle cronache, a parte i gol mi sono piaciute le prestazioni e la personalità che ha espresso nelle due partite. Sono molto contento per Di Livio perché conosco il padre, ci ho giocato insieme e sono sicuro che starà vivendo questi momenti con tanta allegria".
La squadra più attrezzata per la vittoria del campionato?
"Un campionato molto bello, con 5-6 squadre in pochissimi punti che possono ambire allo scudetto, negli anni precedenti non c’era un campionato così equilibrato. La Juventus si è ripresa, l’Inter è molto compatta e porta a casa le partite anche soffrendo, ma prende pochissimi gol. La Fiorentina gioca molto bene e poi c’è la Roma che nonostante le difficoltà ha ancora il potenziale per vincere lo scudetto".
Tra Roma e Milan chi è più un difficoltà? Chi rischia di più tra Garcia e Mihajlovic?
"Sono due squadre che attraversano un momento molto particolare, forse la Roma è favorita perché gioca in casa. Non mi piace commentare la posizione degli allenatori, preferisco parlare di calcio giocato. Il Milan contro il Bologna non ha fatto una cattiva prestazione, non è riuscita a concretizzare le diverse occasioni avute. La Roma ha fatto 3 gol in una situazione di grande emergenza. È vero ne ha subiti 3 ma mancava tutto il centrocampo titolare ed era difficile fare una buona fase difensiva. Per me verrà fuori una bella partita".
Cosa pensa un calciatore quando alza gli occhi e vede uno stadio vuoto?
"Dispiace perché il calcio deve essere allegria e senza tifosi non esisterebbe il calcio. Non esisterebbero le figurine, non esisterebbero i calciatori", le sue dichiarazioni riprese da retesport.it.