Luis Enrique: "Tre punti importanti. Si avvicina il derby: voglio vincerlo, ma prima c'è l'Atalanta da battere"

19.02.2012 17:31 di  Greta Faccani   vedi letture
Luis Enrique: "Tre punti importanti. Si avvicina il derby: voglio vincerlo, ma prima c'è l'Atalanta da battere"
Vocegiallorossa.it
© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

Luis Enrique alla Rai

"Obiettivo terzo posto? Io guardo solo alla prossima partita. Oggi la squadra mi è piaciuta tutta. Borini? E’ un giocatore che sta diventando importante per la squadra, ma deve crescere e migliorare ancora. Penso che Prandelli conosca bene il suo lavoro. Temere il Napoli per il terzo posto? No io temo solo l’Atalanta, noi dobbiamo sempre e solo guardare al nostro prossimo avversario. Guardiola in Italia? Non lo so e non mi interessa, io penso alla mia squadra".

Luis Enrique a Mediaset

“La gara si è messa nel modo migliore per noi, e abbiamo giocato una buona partita senza soffrire, anche se non abbiamo sfruttato tutte le palle gol che ci sono capitate. Problema di testa? Non è questo, è la normalità, a volte non si è al 100% e dobbiamo capire perché. Classifica? È uno stimolo grande, ma manca tantissimo quindi conta poco giocare bene oggi se non fai una bella partita la prossima giornata. Oggi faccio i complimenti ai ragazzi per una bella gara contro un avversario davvero difficile. Cercare di mantenere il ritmo alto? Bisogna iniziare ogni allenamento pensando di dare il 100% e arrivare alla partita con la giusta carica. Adesso stiamo lavorando bene e siamo sulla strada giusta, però ogni giorno dobbiamo lavorare bene perché non si possono vincere le partite senza giocare al massimo. La squadra si allena benissimo, ma io sono esigente so che può fare di più e provo a fargli fare sempre di più. Uno dei motivi per cui gioca Borini? Borini dà il 100% anche quando dorme. Guardiola resta al Barcellona o arriva in Italia? Da tifoso mi piacerebbe che Guardiola restasse al Barcellona, ma solo lui può sapere cosa fare. Io sarei felice se dovesse rimanere perché è la persona giusta per quella squadra. Non è ancora deciso? È chiaro, lui conosce bene l'ambiente ed è legato al club. Guardiola in Italia? Lui già conosce bene il calcio italiano, ha giocato qui. Certo è diverso da allenatore, è molto più brutto”.

Luis Enrique a Sky

“Sono contentissimo per i 3 punti. Credo che non farò più una conferenza stampa dopo un allenamento perché ieri ero arrabbiatissimo, oggi sono felicissimo. Questa rosa oggi ha fatto benissimo il suo lavoro, anche l’aspetto difensivo: non abbiamo subìto quasi nulla contro una grande squadra che ha fatto bene. Il rigore? Non ho visto niente, è molto difficile il loro lavoro e sono contento perché credo che lo facciano in modo professionale. La sciarpa di Guardiola? Io non parlo con Pep da molto anche se siamo molto amici, lui sa cosa deve fare, io sono a Roma e sono contentissimo. Manca la costanza, quello fa la differenza ora. Dobbiamo avere un buon atteggiamento e credo che dalle prime dieci giornate abbiamo fatto passi avanti. Cosa serve per dare continuità? E’ una domanda da un milione di euro... Abbiamo recuperato giocatori molto importanti e assieme siamo più forti. Andremo a Bergamo contro una squadra difficilissima. Sono ottimista, si avvicina il derby e tutti lo aspettiamo. Mi aspetto di vincerla. Borini in Nazionale? Prandelli è un buon allenatore, conosce meglio di me i giocatori. Borini mi ha sorpreso e sono contento: non è importante l'età, l'importante è la sua volontà e la sua qualità".

Luis Enrique in conferenza stampa (a cura dell'inviato Alessandro Carducci)

Come fare per avere continuità?
"Oggi bella gara. La squadra ha fatto quasi tutto bene. Mi piacerebbe solo di riuscire a sfruttare meglio le occasioni. Abbiamo giocato contro un buon Parma, che non aveva perso nelle ultime 5 gare. Oggi abbiamo concesso solo una palla gol, quella di Okaka, e abbiamo fatto una bella partita".

La prima di Marquinho, un giudizio?
"Ha avuto una bellissima palla gol, si è inserito bene, è stato un peccato non aver chiuso la gara. E' stato bravo, deve migliorare anche perché non è al 100%. Può essere importante per la squadra".

 

Ieri qualcosa non le è piaciuto, ha detto. E' legato a questo l'esclusione di Greco e Simplicio?"No, no, ho fatto solo le mie scelte".

 

Oggi una Roma meno spettacolare ma più solida.
"No, è la stessa Roma di sempre. Quando non commettiamo tanti errori, soprattutto nella corsia centrale, diventa una Roma più difficile da affrontare. Per me è bellissimo avere avuto 7 occasioni chiare da gol. E' bellissimo veder giocare la squadra nello stesso modo, a prescindere dal risultato. E' la stessa Roma di sempre, semplicemente i giocatori non sono robot. Quasi tutte le palle gol degli avversari arrivano da nostri errori, se sapremo controllarli saremo più forti".

Perché Marquinho ieri ha detto che non era pronto mentre oggi ha giocato?
"Ho detto che non era al 100% e lo confermo ma anche 80% può dare tanto".

Anche oggi ha nominato il derby, sente particolarmente questa gara?
"So fin dal primo giorno che non è una gara come le altre ma pensare solo al derby sarebbe pericoloso. Per arrivarci bene però dobbiamo prima battere l'Atalanta, che è una squadra pericolosa".

 

A parte la classifica, cosa separa la Roma da chi sta più su in classifica?"La regolarità, senza alcun dubbio. Qualsiasi squadra deve sudarsi ogni vittoria, come la Juve ieri. In Italia ancor di più".

 

Perché ieri era arrabbiato?
"Non devo fare più conferenze stampa dopo un allenamento. Quando non vedo ciò che mi piace poi sono arrabbiato ed è pericoloso".

 

Ogni tanto sul fuorigioco c'è qualche errore di troppo da parte di Juan."Non facciamo il fuorigioco. Noi teniamo il possesso palla cercando di contrastare le ripartenze. Parlare male di qualcuno oggi non sarebbe giusto, Juan ha chiuso bene Giovinco, è normale ci possano essere distrazioni in 90'. Avere sempre il possesso palla significa lasciare ampi spazi dietro e i giocatori devono sapere quando salire e quando no ma per quello ci vuole una concentrazione costante".

 

Borini: tra i giovani sembra quello più maturo.
"Il migliore modo di parlare è vedere come un allenatore fa una formazione, non dovrebbe poi parlare un allenatore. Borini mi ha sorpreso fin dal primo giorno e sta facendo tutto quello che debba fare per essere titolare. Ma il credito non è illimitato, bisogna guadagnarsi il posto ogni giorno e lui lo sta facendo".

 

La Primavera?"Devo far loro i complimenti, hanno meritato di vincere. Domani vedrò la partita a casa, devo stare con la mia famiglia"

 

 

Luis Enrique a Roma Channel

"Grazie alla concentrazione possiamo diventare una squadra molto più forte, pericolosa. Oggi abbiamo fatto una partita ottima, nessuna critica ai ragazzi, gara completissima. Abbiamo concesso una palla gol in 90 minuti. Sono molto contento. Se ho lavorato molto in allenamento sulla parte tattica? Quello è il mio lavoro, quando la squadra non riesce a trovare la soluzione di fronte alle difese avversarie. Non è facile vedere sempre la soluzione migliore, c’è moltissimo da lavorare su queste cose. I confronti con Heinze? Lo facciamo ogni giorno. Se un giocatore fa quel che chiede l’allenatore ma non capisce cosa sta facendo non va bene. Il confronto è fondamentale. Oggi è per me una serata quasi perfetta. Il terzo posto come obiettivo? Oggi è un piacere salire di una posizione, per la squadra e per i tifosi che sono stati fedelissimi in tutta la stagione. L’obiettivo ce lo abbiamo, è quello di vincere a Bergamo. Sarà dura, ha 6 punti di meno ma sta facendo benissimo. Questo è il nostro obiettivo, a fine stagione poi vedremo dove arriva la squadra. Oggi abbiamo avuto tante occasioni, l’allenatore è contento quando la squadra crea tanto contro avversari che si sono disposti dietro. Questo significa tantissimo. Quando crei e non soffri, vuol dire che la partita è bellissima. Adesso abbiamo due giorni di riposo, cerchiamo tranquillità, arriviamo da tanti giorni di lavoro. Abbiamo avuto solo un giorno di pausa negli ultimi venti, la testa è importante”