Jesus: "Ci sono mancati il tiro e l'ultimo passaggio, dobbiamo essere più coraggiosi. Icardi il più forte in Europa dentro l'area"

20.01.2018 08:10 di Marco Rossi Mercanti Twitter:    vedi letture
Fonte: As Roma Match Program
Jesus: "Ci sono mancati il tiro e l'ultimo passaggio, dobbiamo essere più coraggiosi. Icardi il più forte in Europa dentro l'area"
Vocegiallorossa.it
© foto di Federico Gaetano

Juan Jesus, difensore giallorosso, è stato il protagonista dell'intervista all'AS Roma Match Program, parlando della sfida contro la sua ex squadra, l'Inter. Di seguito le sue parole:

Come riparte Jesus dopo la sosta?
“Jesus e la Roma devono ripartire subito in forma come eravamo un mese fa. Abbiamo avuto un periodo difficile, ma dobbiamo essere concentrati perché non sarà una partita facile. Incontriamo un avversario che sta bene in classifica, ma anche loro non sono in ottima forma. Dobbiamo approfittare di questo momento per ripartire subito”.

A proposito di concentrazione, come vi siete ritrovati al rientro delle vacanze?
“Il gruppo è tornato di umore ottimo, ogni tanto ci vuole una pausa. Fermarsi è necessario per ricaricare le batterie. La sosta è stata molto utile, ci siamo riposati e possiamo tornare ad essere quelli di un mese fa. Dobbiamo prendere spunto da questo mese difficile per non fare gli stessi errori. Conosciamo le nostre qualità e possiamo fare molto meglio”.

Quali sono i motivi delle ultime prestazioni poco convincenti della squadra?
“L’ultimo periodo è stato difficile per tutti, per il mister e per noi. Provavamo a fare il nostro meglio e non riuscivamo ad ottenere i risultati. Contro l’Atalanta abbiamo fatto una gara fisica eccellente, abbiamo infatti la possibilità di studiare le partite che facciamo e i numeri li conosciamo, ma purtroppo il risultato che volevamo non è arrivato. Dobbiamo avere più qualità, più coraggio, perché siamo giocatori della Roma e dobbiamo anche rischiare un po’. È nostro compito fare qualche cosa in più nell’ultimo passaggio, nel tiro… questo ci è mancato”.

Il mister dopo l’Atalanta ha parlato di resettare tutto e tornare la squadra di un mese fa… Cosa vi ha detto al rientro?
“Ci ha detto di tornare ad essere quelli che eravamo ad inizio stagione. Quando nessuno si aspettava che ripartissimo così, e abbiamo fatto vedere a tutti le nostre qualità. Nell’ultimo mese è venuta meno questa dote, ma siamo gli stessi giocatori. Dobbiamo solo mettere un po’ di coraggio e di cattiveria in più”.

Incontriamo l’Inter, avete anche voglia di vendicare la partita d’andata?  
“L’Inter è sempre una squadra tosta, sono stato a Milano e conosco bene l’ambiente. Roma-Inter è sempre una bella gara, all’andata abbiamo preso pali e loro hanno vinto. Dobbiamo prendere spunto da quello che è successo in quella gara e dobbiamo migliorare la fase difensiva. All’andata nel tentativo di fare risultato ci siamo scoperti un po’ troppo e loro sono riusciti ad andare in gol. Dobbiamo stare tranquilli, sarà una bella gara da giocare e divertirsi”.

Quali sono i punti di forza dei nerazzurri?
“Facile fare il nome di Icardi, è fortissimo ed è in forma. Se gli lasci un centimetro può fare gol. Perisic poi sulla fascia è molto forte. L’Inter ha un gran gruppo, non a caso sta in alto in classifica. Ma noi abbiamo qualità, dobbiamo dimostrare le nostre potenzialità e fare la nostra partita”.

Da difensore come si affronta Icardi?
“Lo conosco bene, l'ho affrontato da avversario alla Samp e poi è stato mio compagno di squadra. Lui è cattivo sotto porta, dentro l’area è l’unico così forte in Europa. Dobbiamo fare molta attenzione e non lasciargli spazi…”.

Inter, una squadra che conosce bene: che ricordi ha dell’esperienza in nerazzurro?
“La mia esperienza all’Inter è stata molto bella. È stata la prima squadra che mi ha portato in Europa, mi hanno preso da bambino e mi hanno fatto diventare calciatore. Se l’Inter non mi avesse fatto conoscere, oggi non sarei alla Roma”.

Quindi per lei è una partita speciale…
“Torno a San Siro ancora una volta e rimane sempre una partita speciale. Lo scorso anno ho già giocato a San Siro e abbiamo fatto una bellissima partita, abbiamo vinto meritando. Io ho fatto una buona prestazione e domenica spero di fare lo stesso”.

Lo stadio Meazza fa più paura da avversario o da giovane giocatore che gioca in casa?
“Incute timore in entrambi i casi, ma se sei giovane e giochi con la maglia di casa, Milan o Inter, hai alle spalle una grande società che ti aiuta. Poi ti emozioni, certo. Da avversario ancora di più… chi gioca in casa vuole sempre vincere davanti ai propri tifosi. Io ho avuto già entrambe le esperienze, sono tranquillo e per me è sempre un piacere tornarci”.

Per buona parte della stagione la Roma ha preso pochissimi gol, oggi con più frequenza si subisce l’avversario, secondo lei perché?
“Se parliamo di difesa non ci si riferisce solo ai centrali o ai terzini; il nostro lavoro dipende anche da chi sta davanti, da tutta la squadra. Il nostro lavoro è meno impegnativo se la squadra è ben messa… Se un difensore corre più di dieci chilometri è troppo, non va bene, inevitabilmente si creano squilibri. Abbiamo avuto un calo ma è passato, ora non sarà più così”.

Questa gara vale molto anche per la classifica…
“Il risultato di questa partita dirà molto per la classifica, siamo tutti vicini, vincendo faremmo un passo importante in avanti. È importante affrontare la sfida con la mentalità giusta e provare a vincere. Ci serve anche per acquisire fiducia per il resto del campionato. Abbiamo tante partite ravvicinate e dobbiamo prendere più punti possibile”.

Inizia un ciclo impegnativo per la Roma.
“Le partite ravvicinate mi piacciono, servono ad acquisire fiducia ed entrare in forma. Sarà dura anche nel doppio confronto contro la Samp, ma prima affrontiamo l’Inter”.