Burdisso: "A Donetsk per la svolta. Ranieri si confrontava con tutti. L'obiettivo stagionale? Entrare in Champions".
Determinato come in campo, Nicolas Burdisso questa mattina ha concesso un'intervista a Raisport (a cura di Francesca Sanipoli) che sarà trasmessa alle 18.10 su Raidue nel corso di Novantesimo Minuto.
Sette punti in tre gare, vi siete sbloccati? "Credo sia arrivato il momento della svolta. Avevo pensato così anche in occasione di Basilea, poi abbiamo vinto il derby d'andata e ci siamo sbloccati. Anche per Donetsk mi aspetto una cosa simile. Ne sono convinto".
A Donetsk sarai costretto a giocare a destra, come ti trovi in quel ruolo? "Ho giocato a destra e a sinistra sia per Ranieri che per Mancini, ma il primo ad inventarmi in quel ruolo da esterno è stato l'attuale manager del Manchester City. A me va benissimo, sono pronto a giocare dove vuole il mister".
Quali differenze hai notato tra Ranieri e Montella? "Il primo a dire che era indispensabile una scossa, una svolta è stato proprio Ranieri. Questa scossa è arrivata proprio con Montella, che ha saputo darci i giusti stimoli e le motivazioni in un momento particolare. Ogni allenatore ha il suo metodo e ti sa trasmettere qualcosa. Montella è stato bravo a darci quella scossa che serviva".
Un pensiero su Ranieri e Mourinho che stanno attraversando un momento difficile? "Il fallito attentato a Mou? Mi dispiace che abbia dei problemi a Madrid. Per Ranieri tutti noi avranno sempre il massimo rispetto. Se è vero che con alcuni di noi non aveva dialogo? Non è così, Ranieri si confrontava con ciascuno di noi".
Ora siete più motivati? "Dopo Lecce dobbiamo continuare a fare punti, non vogliamo lasciarci sfuggire l'obiettivo di un posto nella prossima Champions League".
Di recente vi ha condizionato la situazione societaria? "Chi sta in campo deve pensare solo a quello, la tensione non si avverte. Semmai una situazione del genere può solo darti più forza".